Andora. Lo spettacolo “Histoire du soldat” nella versione di Luigi Maio, con le musiche di Igor Stravinskij, va in scena il 21 agosto, alle ore 21.30, nella chiesa dei SS. Giacomo e Filippo di Andora, nell’ambito della rassegna Estate Musicale Andorese.
Lo spettacolo che nel 2013, ha debuttato con straordinario successo alla Scala di Milano, è per definizione il cavallo di battaglia di Maio che lo propone ad Andora in una versione in otto parti, narrata, mimata e danzata. Come ha suggerito Peter Sellars, L’Histoire du Soldat è l’opera di un profugo sul tema dell’essere profughi. E’ stata, infatti, creata nel 1918, quando Igor Stravinskij, accerchiato dalla guerra, espropriato dalla Rivoluzione Russa, esule in Svizzera e senza soldi, assieme allo scrittore Ramuz, inventa uno spettacolo povero, da baraccone, basato su una favola di Afanasiev.
“Histoire du soldat” è uno spettacolo poetico e coinvolgente. Luigi Maio, Musicattore® per sua scherzosa definizione, è attore, compositore, cantante, regista e scenografo. Per la sua poliedricità, che gli consente sul palco di amalgamare parole, note e gestualità in un unico agire scenico, Maio è riconosciuto quale innovatore del “Teatro da Camera”, per cui ha ricevuto l’ambito “Premio dei Critici di Teatro 2004/2005”, nonché originale codificatore del “Teatro Sinfonico”©, facendo di entrambi i generi una vera e propria tendenza tra i giovanissimi.
Maio ha collaborato con i maggiori teatri italiani: dal Teatro alla Scala di Milano al Teatro Sociale di Brescia, dal Carlo Felice di Genova alla Pergola di Firenze, dal Piccolo di Milano all’Argentina di Roma, collaborando con I Solisti della Scala o con l’Orchestra del Regio di Parma, col Gruppo Strumentale Hyperion o con la Roma Sinfonietta, accanto a solisti e direttori di fama internazionale Storia di “Histoire du soldat” – Un soldato torna a casa per una licenza, il Diavolo lo blandisce e gli sottrae il violino in cambio di un libro che realizza ogni desiderio. Tre giorni di sogni che diventano realtà, solo tre giorni: ma quando il soldato, senza più il violino, arriva a casa, trova che sono passati tre anni, la sua donna si è sposata, il suo posto non c’è più. Tornato povero, il sodato riprende la strada del profugo, arriva nella terra governata da un re la cui figlia, malata, sposerà chi saprà guarirla. Il soldato ha di nuovo il suo violino, strappato al diavolo con la vodka e l’astuzia. La principessa è sedotta: danza e cade tra le sue braccia. Sembra l’epilogo bello di una favola. il Diavolo li aspetterà al varco, per riprendersi violino e anima, e al Soldato non resterà che seguirlo a capo chino.
Lo spettacolo è ad ingresso libero. Per agevolare l’arrivo in borgata Castello è previsto un servizio navetta di taxi al prezzo speciale di 5 euro per Andora e Ritorno.