Albenga. Non si placa la polemica ad Albenga sull’alluvione dell’autunno scorso e sui progetti di messa in sicurezza di rii e corsi d’acqua. Un lungo botta e risposta tra Regione e Comune di Albenga, con la minoranza ingauna che ha duramente attaccato l’amministrazione comunali per i ritardi nella progettazione degli interventi. Ed è di oggi una lettera aperta da parte del capogruppo FI in Consiglio regionale Angelo Vaccarezza, indirizzata proprio all’assessore comunale Tullio Ghiglione: “L’altro giorno, siamo venuti ad Albenga ad incontrare degli agricoltori, che non si spiegavano perché i lavori di messa in sicurezza del rio Fasceo-Carendetta, che storicamente dà problemi ed ultimamente esonda con una frequenza sempre maggiore, mettendo a rischio la salute delle persone, distruggendo il lavoro delle famiglie e, lì, la sorpresa: il finanziamento al 100% dei lavori previsto dalla misura “Italia Sicura II” non può essere preso in considerazione per questo lavoro, in quanto manca il progetto definitivo”.
“Ho visto che ora voi chiedete il tavolo di lavoro. Il vecchio sindacalista diceva che un tavolo non lo finiva nessuno, ma caro assessore è finita l’epoca dei tavoli, dei tour elettorali, delle promesse acchiappavoti e delle parole al vento. Al governo della Regione c’è ora il pragmatismo di centrodestra che dei problemi non ne parla, ma li risolve”.
“La domanda è: il Comune di Albenga è in grado di fare il progetto definitivo? Se si, lo faccia. Se no, chieda umilmente e senza arroganza aiuto, traendone poi le dovute conseguenze. Mi permetto ancora un commento alla lettera, spedita alla Regione in data 21 agosto a firma del sindaco Giorgio Cangiano, dove si afferma di avere la progettazione definitiva quando a oggi non è completa nemmeno la preliminare. In gergo dialettale tale attività si definisce “dire una mussa”, ma nel mondo della Pubblica Amministrazione questa è commettere un falso” conclude Vaccarezza.