Ceriale. “La proposta per una gestione pubblica e partecipata del servizio idrico, del comitato savonese Acqua Bene Comune, parte da un ottimo presupposto. In un primo punto considera e specifica che esiste, almeno sulla carta, la volontà politica di numerosi comuni tra i quali Savona, Albisola Marina, Celle, Noli, Pietra Ligure, Quiliano, Rialto, Toirano, Tovo San Giacomo e Vado Ligure: questi comuni hanno votato delibere di consiglio e modificato i propri statuti, definendo l’acqua un ‘bene comune’ privo di rilevanza economica, in pratica ribadiscono il concetto della volontà espressa dai cittadini con il referendum del giugno 2011. Nonostante queste premesse, oggi, l’acqua, l’acqua di tutti, quel bene che ti dà la vita e la democrazia, rischia di diventare patrimonio di privati con costi altissimi per i cittadini specialmente per i più deboli economicamente”.
A lanciare l’allarme è Luigi Giordano, consigliere comunale di Ceriale. “Se non ci facciamo carico della difesa dei nostri diritti naturali – scrive in un comunicato – non possiamo condividere nulla dell’umanità, non possiamo lasciare niente al futuro”.
“Oggi siamo in attesa di risposte dai sindaci – spiega Giordano – non solo dei comuni sopra menzionati, ma da tutti i sindaci che hanno vinto le elezioni propagandando il valore dell’acqua pubblica. Se non si troverà la possibilità di un dialogo costruttivo affinché si costituisca un tavolo di lavoro partecipato con tutte le forze sociali e politiche che individui il percorso più utile, perderemo il diritto all’acqua”. In assenza di una decisione da parte dei Comuni entro il 30 settembre, infatti, la Regione eserciterà i poteri sostitutivi.
Ed è per questa ragione che il Comitato Acqua Bene Comune ha deciso di lanciare un presidio permanente in piazza Sisto IV a Savona, di fronte al Comune, a partire dal 27 agosto e fino al 9 settembre. “Denunceremo pubblicamente il tradimento del referendum del giugno 2011 – annuncia il consigliere comunale – con manifesti, volantini e interventi di personaggi pubblici. Sarà un’occupazione permanente, con cittadini disposti anche a fare lo sciopero della fame: io personalmente lo comincerò a partire dal giorno dopo, il 28 agosto“.