Regione. Un intergruppo in consiglio regionale che affronti le questioni sollevate dal “Comitato di Savona Acqua Bene Comune”. La proposta viene avanzata da Gianni Pastorino, capogruppo di Rete a Sinistra, in seguito all’incontro avvenuto ieri con i rappresentanti del Comitato, i quali hanno organizzato un presidio permanente che durerà sino al 9 settembre davanti al comune di Savona.
“La situazione del savonese è particolarmente complessa in relazione alla gestione pubblica dell’acqua – spiega il consigliere – in quanto l’articolo 7 del decreto ‘Sblocca Italia’ impone ai Comuni di stabilire entro il 30 settembre chi deciderà la distribuzione. Il Comitato denuncia l’inerzia di molti enti locali, a parte talune eccezioni, che comporta il rischio evidente di una diffusione della privatizzazione dell’acqua”.
Pastorino condivide le preoccupazioni del Comitato, impegnato affinché, secondo quanto sancito dall’esito del referendum del 2011, la gestione dell’acqua rimanga interamente in mano pubblica.
“Il consiglio regionale – conclude – deve assumere il ruolo di interlocutore istituzionale rispetto alle istanze che nascono dal territorio savonese su un argomento strategico come il ciclo delle acque, che investe la vita di decine di migliaia di cittadini. Per questo dobbiamo ascoltare e valutare attentamente le segnalazioni che arrivano dal Comitato e possiamo farlo costituendo all’interno dell’Assemblea legislativa un coordinamento fra i consiglieri di tutti i gruppi”.