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A Cisano apre il “KM 0 Pit Stop”, il primo locale che non serve superalcolici per scelta

Il locale sul Neva è nato dalle ceneri del "Bar Le Cascate"

Cisano sul Neva. Cercare di “educare” e tutelare i giovani e contemporaneamente valorizzare i prodotti locali. Sono questi gli obiettivi principali di “Km 0 Pit Stop”, locale di Cisano sul Neva nato dalle ceneri del “Bar Le Cascate” che per precisa volontà dei titolari non serve superalcolici ma solo vino, birra o cocktail di frutta fresca e bollicine.

Alcuni mesi fa nella cittadina alle spalle di Albenga si è costituito un gruppo di cittadinanza attiva, “Le Mamme di Cisano”. Tra le iniziative promosse dall’associazione c’è stata anche quella che poi si è concretizzata grazie all’impegno di Cinzia Ratti, Alessandra Bergero, Alessia Olivera e Maria Rosa Damiano, che hanno deciso di riportare a nuova vita la terrazza del vecchio bar accanto all’officina meccanica della stazione di servizio sulla provinciale e di trasformarla in un lounge bar.

Però un lounge bar molto particolare, nel quale non si servono drink a base di superalcoli ma soltanto vino, birra o cocktail assai più leggeri: “I ragazzi di oggi – spiegano – bevono molti più superalcolici rispetto ai loro coetanei delle generazioni precedenti. Secondo una ricerca, ciò è dovuto al fatto che tanti giovani non hanno avuto qualcuno che li ‘iniziasse’ alla degustazione del vino con prudenza e cautela. Per questo abbiamo deciso di mettere in atto questa iniziativa e di rinunciare anche al guadagno dato da questo genere di consumazioni per tutelare i nostri ragazzi“.

Ma a essere protetti non sono solo i giovani. Il locale, infatti, è “sostenibile” sotto tutti i punti di vista: dall’arredamento, realizzato con materiali industriali riciclati, all’utilizzo di prodotti naturali a chilometro zero per merende e apericene originali e innovative, che includono specialità esotiche e vegane d’autore, fino alla scelta controcorrente di non servire super alcolici, per promuovere (soprattutto tra i più giovani) un modo di divertirsi più sostenibile e meno dannoso.

Il “Pit Stop” non vuole essere solo un bar, ma anche “un luogo di sosta, per ricaricarsi d’energia, aperto di giorno e di sera, dove iniziare o finire la serata con gli amici, dove rilassarsi dopo il lavoro, rifocillarsi dopo una camminata, una arrampicata o un giro in bici, ma anche per leggere o scambiare un libro grazie al punto ufficiale Book Crossing curato dal nostro gruppo di cittadinanza attiva. Vogliamo che il Pit Stop diventi una vera e propria palestra per la mente”.

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