Savona. Nel febbraio scorso era finito in manette con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dopo che i poliziotti avevano trovato un chilo di droga tra la sua casa e la sua cantina a Savona. Questa mattina un trentenne savonese, Stefano Ruggia, per questa vicenda ha patteggiato cinque anni, cinque mesi e dieci giorni di reclusione davanti al giudice Francesco Meloni.
Il controllo nei confronti dell’uomo, che in passato era già finito nei guai per lo stesso motivo, era scattato proprio perché i poliziotti della squadra mobile sospettavano che potesse nuovamente essere coinvolto in un giro di spaccio.
Le perquisizioni effettuate appunto nel febbraio scorso in due abitazioni, ma anche in altrettante cantine (in centro città e a Zinola), avevano confermato i sospetti: gli agenti avevano infatti trovato circa otto etti di eroina e 220 grammi di hashish.
Inoltre Ruggia, che è difeso dall’avvocato Alessio Di Blasio, era stato trovato in possesso di circa tremila euro in contanti che, secondo gli investigatori, erano il provente dell’attività illecita.