Denuncia

Sanità, denuncia di Melgrati: “Il centralino unico degli ospedali di Albenga e Pietra non funziona”

"Disagi anche per i pazienti in arrivo da Albenga a Santa Corona"

melgrati

Albenga. Continuano le denunce sui casi di “malasanità” da parte del vice coordinatore regionale di Forza Italia Marco Melgrati. Questa volta la segnalazione arriva dai militi delle pubbliche assistenze e riguarda il centralino unico degli ospedali di Albenga e Pietra Ligure.

“Quella del centralino unico – osserva Melgrati – è una scelta condivisibile condivisibile, nell’ottica dell’ospedale unico del ponente Santa Corona-Albenga. Purtroppo l’operazione ancora una volta è stata mal gestita e il centralino unico non è stato potenziato a sufficienza. Infatti se un milite chiama un reparto o il pronto soccorso deve rimanere in attesa di istruzioni per più di 15 o 20 minuti. E questo non è un caso ma la regola. E non è ammissibile. Occorre potenziare il numero di addetti del centralino e le linee”.

E circa il pronto soccorso aggiunge: “Se un paziente ricoverato ad Albenga arriva a Santa Corona per un esame urgente, viene messo in coda e trattato da ‘esterno’. E da quando la radiologia di Albenga funziona a ‘singhiozzo’, per assenza di personale, questo succede anche per un semplice esame radiologico. Con il risultato che i militi delle pubbliche assistenze che lo hanno trasportato devono subire ore e ore di attesa, aspettando di riportarlo indietro all’ospedale di Albenga. E siccome l’Asl paga gli interventi a chilometro, e non a tempo, si generano spechi incredibili, oltre al fatto che questi militi e l’ambulanza non possono essere disponibili per altri interventi. E questo è un altro motivo di critica al sistema sanitario savonese”.

Per Melgrati “è necessario che i pazienti in arrivo dall’ospedale di Albenga per esami al Santa Corona siano trattati alla stregua di pazienti interni, per evitare code e lungaggini, e questi sprechi di tempo del personale delle pubbliche assistenze. Si approfitta troppo della disponibilità dei volontari, e si sottraggono risorse al territorio. Questa è una delle mille cose che il nuovo assessore alla Sanità dovrà affrontare con urgenza, per risanare un tessuto sanitario ‘offeso’ dalla politica dei tagli e sottrazioni messe in opera dai direttori sanitari ostaggio dell’amministrazione di sinistra di Burlando-Paita-Montaldo, in questi dieci anni di mal amministrazione della sanità pubblica”.

Ancora una volta i “segnalatori” si sono rivolti a Melgrati: “Mi fa piacere che ci si rivolga a me per queste denunce. Vuol dire che mi è stato riconosciuto un ruolo importante in questi cinque anni di lavoro in opposizione nell’evidenziare le criticità del sistema sanitari regionale, soprattutto (ma non solo) nella provincia di Savona, frutto delle politiche scellerate dei tagli e della disorganizzazione del centrosinistra”.

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