Con gli omosessuali

Rifondazione al Liguria Pride, Ravera: “Diritti elementari ancora negati in Italia”

Il segretario del partito spiega: "Chiunque si vuole bene ha diritto di vivere questo sentimento pienamente, senza limitazioni di legge"

gay pride
Foto d'archivio

Liguria. “Rifondazione Comunista sarà in piazza tra i mille colori del Pride come sempre. La nostra non è un’adesione rituale che si rinnova di volta in volta, è la messa in pratica di una vicinanza che sentiamo come lotta comune per l’emancipazione sociale che non può esistere se non va di pari passo con quella civile”. Così il segretario regionale del partito Marco Ravera interviene sulla manifestazione per difendere i diritti degli omosessuali.

“I diritti più elementari sono ancora negati in Italia mentre in paesi lontani, più cattolici o più puritani a seconda dei casi – osserva il segretario Ravera -, si fanno strada elementi di uguaglianza che riconoscono una verità elementare, banale e per questo difficile da conquistare proprio per tutte e tutti: l’affetto, l’amore non hanno differenze”.

“Si manifestano in espressioni multiformi, ma i ragazzi che amano i ragazzi, le ragazze che amano le ragazze, i ragazzi che amano le ragazze, chiunque si vuole bene ha diritto di vivere questo sentimento pienamente, senza limitazioni di legge che si trasforma, spesso, in una morale presuntamente ‘superiore’. E ha diritto a vederlo riconosciuto universalmente: dalla legge alla morale” aggiunge Ravera.

“Siamo in piazza per questo semplice motivo: siamo forse gli amici più stretti dell’uguaglianza. Di qualunque uguaglianza. Ecco perché ci siamo stati, ci siamo e ci saremo” conclude il Segretario regionale Rifondazione Comunista.

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