Villanova d’Albenga. Dopo aver atteso le motivazioni della sentenza la Procura di Savona ha deciso di impugnare la sentenza di assoluzione in merito al primo processo sulla vicenda dei sottotetti a Villanova d’Albenga e ricorrere così alla Corte di Appello di Genova.
Laura Sorini, titolare della Rivalmare, Silvano Gagliolo, il direttore dei lavori, e Crisitian Orrù, tecnico comunale di Villanova erano stati assolti dall’accusa di abuso edilizio.
Oggi arrivano le precisazioni di Laura Sorini. “L’impugnazione da parte della Procura era già stata annunciata subito, in concomitanza con la fine del processo di primo grado che ci ha visto tutti assolti perché il fatto non sussiste. Quali fossero le motivazioni alla Procura poco importava evidentemente, visto che nel ricorso ribadisce le stesse accuse ritenute infondate dal giudice monocratico Marco Rossi nell’ambito del processo di primo grado – sottolinea Laura Sorini – In questo disgraziato Paese non c’è più la certezza del diritto e tantomeno la fiducia nei signori politici ed amministratori regolarmente eletti, perché, come evidenziato anche nelle testuali parole di seguito trascritte nella dichiarazione di appello fatta dalla Procura della Repubblica alla Corte di Appello di Genova, si legge “una agevole lettura della L.R. 24/01 avrebbe dunque consentito alla Sorini di azionare quell’obbligo giuridico di controllo in merito alla legittimità del progetto così come assentito dagli organi preposti ed eventualmente astenersi dal procedere””.
Laura Sorini sostiene che “noi eleggiamo degli amministratori pubblici e li paghiamo profumatamente perché svolgano il loro lavoro, ma non possiamo permetterci di fidarci e anche quando ci rilasciano i permessi, che noi abbiamo tutti i diritti di ritenere regolari, dobbiamo ulteriormente informarci ed eventualmente nel dubbio rifiutare l’autorizzazione concessa. Rimarco ancora che questi permessi edilizi erano ben nove anni che venivano regolarmente assegnati. Fosse stato il primo forse qualche ragione la Procura avrebbe potuto averla. Chi poteva supporre che dopo settantaquattro concessioni rilasciate e nessuna contestazione fatta da parte degli organi competenti ci fosse il rischio d’illegittimità!!! Il suggerimento che mi permetto di dare è il seguente: la Procura si occupi di valutare tutte le concessioni edilizie alla fonte, in quanto chi meglio di lei è in grado di stabilire senza ombra di dubbio la liceità delle richieste. Risparmieremmo tempo e denaro. Non perderemmo anni ed anni in processi infiniti che fanno fallire aziende oneste e sane” conclude l’amministratore delegato Rivalmare s.r.l. Laura Sorini