Dirty soccer

Presunte combine, la dirigenza del Savona: “Fatti insussistenti, siamo totalmente estranei”

Unità di intenti e vedute fra la dirigenza in carica e quella futura

Savona Vs Pistoiese
Foto d'archivio

Savona. L’incubo retrocessione incombre sul Savona. Ad agosto inizierà il processo relativo alle partite truccate e numerose società tremano: la conferma di una responsabilità diretta significherà declassamento e conseguente discesa di categoria.

Il Tribunale nazionale, per quanto concerne i biancoblù, dovrà valutare il reale coinvolgimento dell’ex presidente Aldo Dellepiane. Se venisse appurato che i vertici societari, e non solo il consulente Barghigiani, avessero realmente approvato la combine, la giustizia sportiva condannerebbe il Savona alla Serie D.

La dirigenza prende con decisione le distanze dalle accuse.La società Savona Fbc – scrive in una nota – ed il proprio presidente, in relazione alle iniziative intraprese ed ai fatti contestati della Procura federale e riguardanti gli incontri della precedente stagione L’Aquila-Savona e Savona-Teramo, si dichiarano totalmente estranei ai fatti che, oltreché insussistenti, gettano enorme discredito“.

“Pertanto – prosegue -, tramite i propri legali già da tempo incaricati per molte altre precedenti vicende e questioni, società e presidente si difenderanno presso le competenti sedi sportive a termini di regolamento e, se necessario e consentito, anche prendendo iniziative extra sportive. Ciò per far emergere la verità dei fatti e la correttezza e limpidezza del loro operato (anche, oltre ed a prescindere dal rigore e della severità dei regolamenti)”.

Tale iniziativa è in totale unità di intenti e vedute fra dirigenza fino ad ora in carica e dirigenza futura. Ogni difesa – conclude la società – sarà comunque adottata al fine di salvaguardare la società, la squadra ed i risultati sportivi”.

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