Pietra Ligure. E’ stato interrogato questa mattina dal gip Filippo Maffeo il trentaduenne torinese, Emanuele M., che lunedì sera è finito in manette a Pietra Ligure dopo aver rapinato, minacciandola con un coltello, una venticinquenne che stava prelevando i soldi al bancomat.
Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto per l’uomo gli arresti domiciliari ad Avigliana, nella casa dei genitori. Emanuele M., che è assistito dall’avvocato Daniela Scarone, dopo la rapina si era consegnato spontaneamente ai carabinieri (secondo gli inquirenti si sentiva braccato perché diverse pattuglie lo stavano cercando) e durante l’interrogatorio ha ammesso nuovamente le sue responsabilità spiegandosi di essersi pentito per quello che aveva fatto.
Secondo l’accusa, il trentaduenne si è avvicinato alla ragazza, una turista milanese, che stava prelevando allo sportello bancomat vicino all’ospedale Santa Corona e appena lei ha preso i contanti in mano, circa novanta euro, lui le ha puntato contro il coltello per farseli consegnare. Appena l’uomo si è allontanato la vittima ha immediatamente allertato i carabinieri che si sono messi sulle tracce dell’uomo.
Dì lì a poco, proprio mentre le pattuglie dei militari stavano controllando tutta la zona, Emanuele M. ha telefonato al 112 per costituirsi e consegnarsi agli uomini dell’Arma che lo hanno fermato nel piazzale della stazione.