L'intervento

Ortovero, il sindaco Delfino: “Se arrivano i migranti consegno le chiavi del Comune”

andrea delfino

Ortovero. “Se arrivano i migranti consegno le chiavi del Comune”. Andrea Delfino, sindaco di Ortovero, un paese di 1700 abitanti con 5-10 persone per volta che ogni giorno bussano alla sua porta per chiedere aiuto o un lavoro, dice “no” ai profughi.

Come gesto provocatorio, nel corso della riunione dei sindaci in Prefettura a Savona, ha tirato fuori dalle tasche dei pantaloni le chiavi del Municipio. “Se solo un migrante metterà piede a Ortovero, verrete voi a gestire il Comune e la loro permanenza. Non abbiamo una struttura e neppure il personale per seguirli”.

Sindaco da un anno, con un’amministrazione composta da un vicesindaco, un assessore e sette consiglieri di maggioranza, tre all’opposizione, un mestiere da giardiniere imparato dal padre e due figlie di sei anni da mantenere. Andrea Delfino è il classico amministratore che vive tra la gente.

“Vede una ragione del mio gesto c’è – racconta Delfino – ci sono persone che vivono a Ortovero e non arrivano alla fine del mese. Mi chiedono un lavoro, ma non posso fare miracoli. Io stesso ho rinunciato a sedermi dietro ad una scrivania. E’ vero sono il sindaco, ma continuo a lavorare come mi ha insegnato mio padre. Ho da pensare al mio paese e a chi ha votato perché lo amministrassi. Lo Stato si è ricordato di noi quando c’era da tagliare i fondi. Siamo rimasti con 179 mila euro e non sappiamo come far quadrare i bilanci. Con quel gesto, seppur provocatorio, non ho voluto vendicarmi, ma anzi ho chiesto scusa. Ma il Comune di Ortovero, come altri Comuni dell’entroterra non possono essere coinvolti in un’emergenza quando già vivono in condizioni di emergenza”.

Andrea Delfino è stato sostenuto con forza anche dai sindaci di Casanova Lerrone e di Vendone. “Pure loro sono pronti a consegnare le chiavi qualora dovessero arrivare migranti in paese”.

Il Viminale ha incaricato i Prefetti di collocare i migranti sui territori. “Io, nel mio piccolo – dice Delfino – ho detto quello che penso perché viviamo in democrazia. Prima di me hanno parlato altri sindaci, che rispetto per le loro idee, io invece ho rappresentato le mie preoccupazioni che poi sono anche quelle dei miei concittadini. Sia chiaro e voglio precisarlo. Non sono un razzista, ma a Ortovero facciamo davvero fatica ad aiutare quelle famiglie che ci vivono e che pagano le tasse e non riescono ad arrivare a fine mese”.

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