Savona. Un rapporto turbolento, segnato da discussioni frequenti, ma nessuno forse poteva aspettarsi che si arrivasse davvero ad un epilogo così tragico. Vicini di casa, commercianti del quartiere e conoscenti di Luigi Frumento sono scioccati per quello che è successo questa mattina nel suo appartamento in via privata Sambolino, una traversa di corso Viglienzoni, dove ha ucciso il padre Luigi a coltellate.
“Qui nello stabile non c’è mai stato nessun problema con lui, salutava sempre quando lo si incontrava nel portone, insomma con noi era tranquillo” confida incredula una vicina di casa. Secondo la testimonianza di alcuni clienti del bar dell’angolo tra corso Viglienzoni e via Sambolino, che conoscevano da tempo Luigi Frumento, il suo rapporto con il padre però era burrascoso e capitava spesso che discutessero.
“Per quello che so Luigi era stato anche seguito da un centro di igiene mentale – racconta un amico -. Aveva dei problemi e quando ci sono queste situazioni prima o poi queste cose succedono. Bisognava tutelarlo maggiormente”.
“Ci eravamo incontrati qualche giorno fa e si era lamentato per le discussioni con il papà. Si era lasciato scappare ‘lo ammazzo’, ma sembrava più che altro una cosa detta così..come si poteva davvero immaginare una cosa del genere?” racconta invece un’amica di famiglia.
Drammatica la testimonianza della vicina del piano di sotto che stamattina ha sentito le urla provenienti dall’appartamento: “Erano le 9 circa. Ho sentito Luigi gridare con il papà. Sembrava stessero solo urlando, non era la prima volta. Poi hanno smesso e io sono uscita, sembrava tutto tranquillo. Quando sono tornata a mezzogiorno ho trovato la polizia sotto casa e ho saputo tutto. Sono sconvolta”.