Lettera al direttore

Cordoglio

Marco Melgrati ricorda “un alassino un po’ particolare che se ne è andato”: Mauro Biginato

Caro Mauro,
devo dire che quando facevo il sindaco mi hai rotto i cabasisi in maniera esponenziale, e non passava settimana che non ti trovavo sulla panca fuori dall’ufficio ad aspettarmi. A volte gridavi, ma io gridavo più forte di te e riuscivo a calmarti. Credo che tu abbia subito dei torti, che qualcuno, nel tempo, si sia approfittato di te. Ma anche tu, alla fine, non volevi risolvere la tua situazione, perché altrimenti saresti passato dalla parte della presunta ragione a quella della normalità, e tu comunque non eri una persona “normale”.

Sono forse l’unico che ha cercato di darti quello che forse ti sarebbe spettato molto prima. Ho fatto una variante urbanistica “ad personam” per te, per darti il chiosco tanto anelato. Ma il chiosco era da 20 metri, e tu lo volevi da 40. Se te lo avessimo dato da 40 metri, lo avresti voluto da 60. Perché ormai per te questo chiosco era una ragione di vita, e vederlo concretizzare (e poi sarebbe stato difficile per te gestirlo, anche solo per l’igiene, per cui non brillavi) sarebbe stato terminare una battaglia infinita, che ormai era diventata la tua ragione di vita.

E non ti interessavano i soldi, perché sapevi che se ritiravi la concessione del chiosco, sarebbe stato un assegno in bianco da rivendere. Ma tu non volevi questo. Volevi ti fosse riconosciuta la tua battaglia, i torti che, a tuo dire, avevi subito, e che io non so perché non c’ero.

Sei sicuramente stato un personaggio, nel bene e nel male, in un mondo dove tanti passano anonimi… Il tuo nome, “Biginato”, verrà ricordato, legato al tuo personaggio. Perché tu Mauro, sei stato sicuramente un “personaggio”. Con la tua moto, i tuoi cartelli contro il sindaco di turno, senza non dimenticare quelli precedenti, rei di non averti dato quello che ti spettava. E io ti ho voluto bene, anche se eri “difficile”, anzi impossibile da affrontare. Ora te ne sei andato, e venderai il cocco o le caldarroste nella via lattea del cielo. Credo che comunque ci mancherai. Riposa in pace Mauro.

 

Marco Melgrati

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