Sondalo. Quest’anno l’impegno della Coppa Italia maggiore non c’è; il Savona disputerà la Coppa di categoria e scenderà in campo venerdì 14 agosto. Il campionato scatterà domenica 6 settembre.
Avversarie e gironi sono ancora da definire; le squadre sono ancora da allestire. Il Savona, in particolare, considerate le vicissitudini legate all’iscrizione, è partito in ritardo. Con il passare dei giorni, sta recuperando il tempo perduto.
Giancarlo Riolfo, dal ritiro di Sondalo, fa il punto sulla situazione: “Sono cinque giorni che lavoriamo insieme; lavoriamo sullo spirito e sulla cultura sportiva. E’ quello che voglio dalla squadra: lavoro, sacrificio e spirito di gruppo. Prima che la squadra sia formata ne passa; siamo a metà dell’opera. Infatti abbiamo dodici giocatori sotto contratto e ne dovremo tesserare altrettanti. Abbiamo tanti ragazzi in prova e tanti ragazzi del nostro settore giovanile che si sono guadagnati la possibilità di venire in ritiro con noi per dimostrare quelle che sono le loro capacità. Magari qualcuno rimarrà con noi, altri comporranno comunque la Berretti dell’anno prossimo”.
La costruzione della nuova squadra è partita dalla retroguardia; i futuri arrivi interesseranno il reparto avanzanto. “Chi abbiamo preso ed inserito è perché lo riteniamo di qualità e importante per i nostri obiettivi – dice Riolfo -. Sicuramente abbiamo lavorato più sulla catena difensiva, portiere e difensori; adesso dobbiamo iniziare a lavorare inserendo almeno un paio di pezzi importanti in mezzo al campo e due attaccanti di spessore“.
Il positivo rapporto con Matteo Debenedetti sta aiutando il mister a lavorare nel modo giusto. “Col presidente si parla di tutto – dichiara Riolfo -. E’ molto partecipe e vicino allo staff e ai ragazzi. Si fanno valutazioni a 360 gradi: tecniche, comportamentali, a livello umano e valutando qualità-prezzo. La società dà particolare attenzioni ai bilanci ed è un merito”.
La Lega Pro unica non è più una novità e quest’anno il campionato si prospetta più equilibrato, senza società capaci di lanciarsi in spese folli né squadre materasso. “L’anno zero era lo scorso anno – dice l’allenatore del Savona -. E’ stato un campionato ibrido, nel quale nessuno sapeva cosa andava a trovare, con l’unione di C1 e C2 in questa che è la Lega Pro. Secondo me quest’anno le squadre saranno più attrezzate; avranno più conoscenza di equilibri e valori, anche se dopo questi problemi che ci sono stati a livello societario, soprattutto di bilanci, staranno attenti ai numeri in modo da non sbagliare. Perché sbagliare su valutazioni economiche e tecniche significa compromettere il valore e il futuro della società. Penso che il lavoro più importante vada fatto partendo da queste, che sono le basi di solidità, trasparenza e mettendoci il massimo della competenza”.
Giancarlo Riolfo non ha mai nascosto il suo desiderio di restare a Savona dopo la salvezza conseguita ed ora ribadisce il suo apprezzamento per l’ambiente biancoblù. “Io sono abituato a dire quello che penso e comportarmi traducendo il mio pensiero con i fatti. I tifosi, negli anni che sono stato a Savona da giocatore e allenatore, si vede che hanno apprezzato questo lato umano e mi fa piacere di avere la loro stima, così come averla da parte della società. Ho intenzione di proseguire in questo cammino, mettendoci massima volontà e determinazione per raggiungere gli obiettivi tecnici che ci prefissiamo“.
Cosa potrà fare questo Savona? “Proveremo a vincerle tutte! La cultura della squadra deve essere non aver paura di nessuno, rispettare tutti e provare a superare qualsiasi avversario che avremo di fronte. Il primo obiettivo – conclude – è mantenere la categoria“.