Record

Il porto di Savona-Vado continua a crescere. Miazza: “Possibile anno record nonostante il blocco di Tirreno Power” video

Il Comune di Savona non ha preso parte alla riunione del comitato portuale: salta il confronto sul deposito di bitume

Savona. Continua a cresce (e se tutto andrà bene entro la fine dell’anno potrebbe segnare nuovi record) l’attività del porto di Savona. I traffici di merci, passeggeri e navi sono in costante aumento e molti imprenditori hanno deciso di effettuare proprio nello scalo savonese importanti investimenti.

Stamattina si è riunito il comitato portuale presieduto da Gian Luigi Miazza. Tra i punti all’ordine del giorno della riunione, alla quale ha preso parte anche il nuovo assessore regionale ai porti e alla logistica Edoardo Rixi, c’erano il prolungamento o il rinnovo di concessioni che comporteranno la realizzazione di manufatti che andranno ad incrementare ulteriormente le possibilità della portualità savonese.

Si è discusso in particolare di tre concessioni – spiega meglio Miazza – Una è quella quadriennale assegnata a Maina de Zinoa e che riguarda una parte dell’arenile di Zinola che in questo momento è oggetto di un ampio intervento di riqualificazione. Ciò permetterà di proseguire quegli intendimenti che a suo tempo erano stati idealizzati e che oggi stanno prendendo corpo. Poi, dal punto di vista operativo è stato dato un seguito amministrativo alla proposta di investimento da parte di Savona Terminal Auto per la costruzione del multipiano (investimento da circa 8 milioni di euro) con una concessione di 25 anni al termine della realizzazione dell’opera. Stesso ragionamento è stato fatto per quanto riguarda la società Savona Terminals (quindi il Gruppo Campostano) che ha ottenuto 17 anni di allungamento della concessione per la realizzazione dell’infrastruttura del capannone (del valore di circa 3 milioni di euro) che deve portare a termine”.

Il fatto che tanti investitori puntino forte sul porto di Savona fa ben sperare per il futuro: “Stiamo assistendo al consolidamento anche per il futuro di investimenti effettuati da operatori savonesi oggi già presenti e che sviluppano una parte del traffico portuale. Credo che questo rappresenti un elemento di fiducia assolutamente positivo, perché fa vedere che il porto di Savona non solo sta andando abbastanza bene (dico ‘abbastanza’ perché compensa la crisi dettata dalla mancanza dei volumi di Tirreno Power con altre attività) ma ha anche delle prospettive di futuro interessanti non legate esclusivamente alla vicenda della piattaforma Pm”.

Il comitato ha anche analizzato il resoconto dell’attività del primo semestre: “Il documento è molto incoraggiante – spiega ancora Miazza – Prevede dei dati addirittura superiori a quelli dell’anno scorso, che ricordo vedevano Tirreno Power ancora funzionante (almeno per la metà del tempo). Questo è stato possibile grazie al fatto di poter tesaurizzare i traffici diversi che sono stati realizzati, specie per quel che riguarda le merci convenzionali. Che anche l’anno scorso hanno fatto segnare il record storico della nostra Autorità Portuale con oltre tre milioni di tonnellate. Nel primo semestre l’incremento è stato di 1.5 punti. In cifre, sono state movimentate 94 mila tonnellate di merci in più, mentre è rimasto invariato il numero dei contenitori (42 mila e 500). Anche le proiezioni sui passeggeri sono incoraggianti: siamo addirittura leggermente più alti del 2015, con un ‘salto’ da 521 mila a 526 mila. In crescita anche il numero di navi, che conferma per il 50 per cento quanto fatto l’anno scorso”.

Insomma, il futuro sembra roseo: “Se faremo un secondo semestre come il primo direi che realizzeremo o eguaglieremo i record storici della nostra Autorità Portuale. Ripeto: compensando in buona parte quella che è la carenza di circa un paio di milioni di tonnellate di refuses solide che per il momento non ci sono”.

Nei primi mesi del 2014 il terminal aveva ancora movimentato 317 mila tonnellate di carbone, che sono state azzerate nel 2015. Al netto del carbone di Tri i traffici portuali risulterebbero positivi, rispetto allo scorso anno, per il 6.7 per cento. A conferma di un trend migliore di quanto evidenzino i numeri è il fatto che nel mese di giugno, il movimento portuale è cresciuto del 20,4 per cento rispetto al giugno 2014 (da 917 mila a un milione e 104 mila tonnellate) con incrementi particolarmente elevati per le rinfuse solide ma con miglioramenti sensibili anche nelle rinfuse liquide, nelle merci varie e nei contenitori (+6per cento ). L’attività nei vari settori, nel corso del primo semestre 2015, è stata particolarmente sostenuta per i traffici di autovetture nuove di fabbrica, con Savona Terminal Auto che è passato da 737 mila a 1.054 mila tonnellate (+43,1 per cento), per gli acciai (+13,2 per cento), per i cereali (Terminal Monfer +14,5 per cento), per le rinfuse solide sbarcate a Savona (Terminal Alti Fondali +11,5 per cento). In flessione (-9,8 per cento) i prodotti forestali e in lieve calo l’attività al Reefer Terminal di Vado Ligure (frutta a contenitori), scesa da 977 a 950 mila tonnellate (-2,8 per cento). Gli sbarchi di greggio al campo boe sarpom sono saliti da 2,8 a 3,1 milioni di tonnellate (+9,2 per cento).

Grande assente alla riunione il Comune di Savona: ciò ha impedito che amministrazione e autorità si confrontassero informalmente sulla ormai nota questione riguardante il deposito di bitume che potrebbe sorgere nei pressi del Priamar. Le ragioni dietro l’assenza dell’amministrazione non sono chiare: “Bisognerebbe chiedere al Comune – osserva Miazza – Ma è capitato altre volte, non credo sia un problema istituzionale. L’argomento non faceva comunque parte dell’ordine del giorno”.

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