Crisi greca

Finanziamenti ai Fondi Europei per i beni culturali a rischio? I timori dei Verdi Savonesi

Zuccarello

Liguria. I finanziamenti dei Fondi Europei per la valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali della Liguria, in particolare nel Savonese (POR-FESR, Unione Europea), saranno un’incognita dopo il referendum in Grecia. A lanciare l’allarme sono i Verdi Savonesi che temono che quello che sta succedendo ad Atene e dintorni possa avere ricadute pesanti.

“Attraverso ‘Liguria Heritage’ (Asse 4, POR Programma Operativo Regionale- FESR Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale 2007-2013) attraverso l’Ente Regione Liguria si son potuti effettuare importanti interventi su 97 beni culturali nel Savonese, valorizzati in modo opportuno, anche se purtroppo per alcuni di questi i lavori devono essere ancora completati. In modo specifico: per l’Arte rupestre il Geoparco del Beigua, per la Rete feudale la Torre Civica di Cisano sul Neva, le Mura medievali di Villanova, i Castelli di Bardineto, Cairo, Calizzano, Cosseria, Dego, Garlenda, Noli, Zuccarello (foto degli attuali lavori nel castello di Ilaria del Carretto) e il Parco Archeologico di Orco Feglino” spiega Gabriello Castellazzi.

“Inoltre interventi qualificanti su: Casa del Console di Calice Ligure, Complesso del Brandale di Savona, Castelfranco di Finale Ligure, Palazzo Peloso-Cepolla in Albenga, Parco Museale Kriester di Vendone, Museo Perrando in Sassello, Villa Groppallo di Vado Ligure, Villa Jorn in Albissola e Museo dell’Arte Vetraria di Altare. Purtroppo tra gli interventi 2007-2013 non era stato inserito il recupero completo, con la messa definitiva in sicurezza del Castel Gavone in Finale Ligure (simbolo del Marchesato del Carretto)”.

“Cosa ci riserverà il prossimo Programma Operativo della nostra Regione, in particolare nel ponente savonese, per il periodo 2014-2020? Voci attendibili prospettano, purtroppo, una riduzione consistente dei finanziamenti europei. Altri affermano che per la Liguria decisioni definitive verranno rese pubbliche solo nel prossimo mese di settembre. Quali saranno le scelte della nuova Giunta Regionale?” si chiedono i Verdi.

“Nello scorso febbraio la Commissione Europea ha dato il ‘via libera’ al ‘Programma Culturale’ per 490 milioni di euro (75% Unione Europea-25% cofinanziamento nazionale). Secondo nostre informazioni la Regione Lombardia dichiara già oggi di avere elaborato un percorso operativo, per 19 milioni di euro ‘sentite le parti economiche, sociali e ambientali ,in modo da dare risposte concrete ai bisogni dei cittadini’. Anche in Emilia Romagna sono già stati vincolati 37 mil. di euro per le stesse finalità. Cosa succederà alla politica europea e alla Regione Liguria dopo il referendum di questa domenica in Grecia? Ci saranno forse ridimensionamenti ulteriori per quella politica culturale-ambientale che tutti riconoscono essere alla base dello sviluppo economico regionale? Si rimane in attesa di risposte concrete da parte delle autorità liguri competenti” conclude il Portavoce dei “Verdi” del Ponente Savonese Gabriello Castellazzi.

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