Beni culturali

Albenga, Giulio Volpe in visita al complesso archeologico di San Calocero

Albenga. Venerdì 31 luglio, alle ore 10,30, il professor Giulio Volpe (foto sotto), presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali, il maggiore organo scientifico del ministero per i beni culturali, sarà in visita al complesso archeologico di San Calocero di Albenga.

Il professore Volpe terminerà quindi ad Albenga la propria visita in Liguria, incentrata sulla conoscenza dei siti di Riva Ligure (capo Don) e di Albenga (San Calocero), oggetto di studi pluriennali ad opera del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, sotto la direzione del professor Philippe Pergola. Del resto il professor Volpe è uno dei maggiori esperti di archeologia tardo antica e cristiana, pertanto è particolarmente interessato alla ricerca che si sta portando avanti nel Ponente.

Il professore verrà accompagnato sullo scavo dal direttore della ricerca, professor Pergola, dal coordinatore degli scavi, Stefano Roascio, dalla dottoressa Conventi della soprintendenza archeologia della Liguria, dal sindaco Giorgio Cangiano, dal vicesindaco Riccardo Tomatis e da Lorenza Giudice (cda Fondazione De Mari), Saranno presenti anche le autorità civili e religiose della città.

Dicono gli organizzatori Pergola e Roascio: “La visita del professor Volpe e la disponibilità che ha dimostrato nei nostri confronti non può che onorarci e spingerci a proseguire nel migliore dei modi non solo lo scavo archeologico del sito, che recentemente ha avuto una visibilità straordinaria praticamente in tutto il mondo, ma anche una azione di valorizzazione dell’Albenga tardo-antica, in sinergia con le istituzioni locali, regionali e statali. Oltre alla Fondazione Lamboglia, che da sempre sostiene la quasi totalità dello sforzo economico legato alla ricerca, quest’anno siamo anche particolarmente grati alla Fondazione bancaria De Mari di Savona, che ha approvato un cospicuo finanziamento pluriennale che andremo ad impiegare non solo nella ricerca, ma anche in attività di valorizzazione e promozione dello straordinario patrimonio storico-archeologico della tarda antichità che ha Albenga”.

“Daremo poi anche ulteriore impulso – proseguono -, in accordo con il vescovo coadiutore Guglielmo Borghetti, alla convenzione che lega la Diocesi e il Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, con l’obiettivo di riattivare per il 2016 il corso di Antichità Cristiane, che nella precedente edizione aveva visto la partecipazione di studenti provenienti da tutta Italia, che avevano così potuto conoscere Albenga e le sue bellezze. Le prime novità, comunque, le attendiamo con la ripresa degli scavi ad inizio settembre, che si protrarranno quest’anno per un mese e mezzo. Alla fine della campagna, come di consueto, organizzeremo una significativa giornata di studio per presentare al vasto pubblico i dati e le novità emersi dalla ricerca, mentre in inverno è previsto il convegno sulle sepolture anomale, per affrontare con i maggiori specialisti del settore non solo il noto caso di Albenga, ma anche altri significativi esempi italiani ed europei”.

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