Mazzata

Albenga, Cangiano chiude l’ufficio del Giudice di Pace: “I Comuni hanno rifiutato di dividere i costi”

Per motivi di bilancio

cangiano consiglio

Albenga. Dalle stelle alle stalle. Proprio quando c’erano speranze concrete di potenziare l’ufficio del Giudice di Pace di Albenga, con l’arrivo di un secondo giudice, arriva invece come una mazzata la notizia della chiusura. Un provvedimento obbligato, spiega il sindaco di Albenga Giorgio Cangiano, e dovuto essenzialmente al fatto che i comuni limitrofi hanno rifiutato di condividerne i costi, finora sostenuti solamente dal Comune ingauno nonostante dell’ufficio si serva tutto il comprensorio.

“Nell’incontro tenutosi nel mese di maggio presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Albenga – ricordano dal Comune – il presidente del Tribunale dott. Soave, resosi conto degli ingenti costi necessari per il mantenimento dell’Ufficio, aveva lanciato un appello ai sindaci del territorio costiero compreso fra Loano ed Andora, invitandoli a suddividersi le spese con il Comune di Albenga sulla base di criteri oggettivi da condividere”.

Proposta, però, caduta nel vuoto: “Ad eccezione del Comune di Laigueglia, gli altri Comuni hanno comunicato che, pur rendendosi conto dell’importanza dell’Ufficio del Giudice di Pace, non sono in grado, per motivi di bilancio, di compartecipare alle spese“.

“Comprendo le scelte dei miei colleghi – comunica il sindaco Cangiano, prendendo atto della indisponibilità dei comuni nel farsi carico dei costi – in quanto la situazione economica dei Comuni, compresa quella di Albenga, è veramente difficile. Spiace non poter mantenere in funzione un Ufficio che ritengo importante e strategico, fra l’altro in un momento in cui eravamo riusciti ad ottenere un secondo Giudice senza aumento dei costi gravando questi ultimi sul Ministero”.

Ho provato in ogni modo a salvaguardare tale realtà ma, a fronte della situazione venutasi a creare e delle svariate necessità ed urgenze del Comune, non è più possibile continuare a mantenere l’Ufficio del Giudice di Pace visto che le ingenti spese graverebbero solo sui cittadini albenganesi”, conclude il primo cittadino.

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