Amarezza e timori

A rischio la stagione del Savona Calcio, Riolfo: “Qualcuno ci vuole fare del male” fotogallery

Piena fiducia a Marco Cabeccia: "Un ragazzo disponibile, aperto e trasparente"

Savona. Non dar peso alle indagini della Procura federale e coninuare a lavorare, serenamente e con il massimo impegno. Questo l’imperativo in casa Savona all’indomani della notizia che vede la tempesta giudiziaria abbattersi sulla società biancoblù, cui è imputata la responsabilità diretta della combine con il Teramo.

Inevitabilmente, però, il peso del rischio di ritrovarsi in Serie D grava sull’ambiente ed è difficile celare la preccupazione, considerata anche la linea dura che pare aver intrapreso il procuratore Stefano Palazzi.

Siamo tranquilli e sereni – dice Matteo Debenedetti, presidente in pectore del Savona Fbc -, siamo partiti immediatamente per la nostra difesa. Abbiamo già incaricato lo studio di avvocati che ci ha seguito in passato e ci difenderemo con ogni forza nelle sedi opportune”.

L’accusa piombata sulla società è quella di responsabilità diretta. I presunti protagonisti della combine non sarebbero stati solamente alcuni tesserati o personaggi marginali dei due club, ma i due presidenti, Luciano Campitelli e Aldo Dellepiane, in qualità di legali rappresentanti dei due club. Se il processo dovesse confermarla, gli striscioni, così come gli abruzzesi, sarebbero classificati all’ultimo posto e, di conseguenza, retrocessi.

“Un’accusa importante ma siamo sereni e a breve faremo un comunicato per spiegare le nostre intenzioni – afferma Debenedetti -. Siamo tranquilli e la società presto comunicherà l’avvio del nuovo corso, con il nuovo management”.

La società dà piena fiducia a Marco Cabeccia: il difensore 28enne avrebbe rifiutato 50 mila euro per combinare la partita ma non avrebbe denunciato quanto accaduto agli organi federali. Pertanto è finito sul banco degli imputati per omessa denuncia. “Lui è una persona splendida e pulita – ribadisce il futuro presidente – e oggi contro il Torino sarà il nostro capitano. Non solo per la sua esperienza, ma per dare un messaggio molto forte”.

L’allenatore Giancarlo Riolfo non nasconde la sua amarezza. “Sono notizie cattive e inaspettate – dichiara -. Io ero presente nella partita in causa e devo dire che abbiamo fatto un’ottima partita; ero alquanto dispiaciuto di non averla vinta. Ci dava ancora la possibilità di aspirare alla salvezza diretta: i ragazzi in campo si sono impegnati, poi sul campo sono usciti i valori tecnici“.

Riolfo non ha dubbi in merito all’onestà dei suoi ragazzi durante la partita incriminata. “Secondo me il Savona è completamente estraneo – ribadisce -. Qualche personaggio può aver fatto leva su situazioni paventando possibilità o promesse che non si sono realizzate sul campo, perché tutti i giocatori hanno cercato il risultato positivo. Lo dimostrano le immagini, chi ha visto la partita lo sa. Gli errori sono stati fatti per incapacità o disattenzioni, non in maniera subdola o calcolata”.

Anche il mister andorese spende parole di elogio per Cabeccia: “Si è meritato la fascia di capitano; lo valuto per il percorso dell’anno scorso con la disponibilità che ha dato alla squadra, l’esempio e la volontà. In questo momento è uno dei giocatori più anziani, anche se Carta e Antonelli hanno più presenze di lui, però Marco è un leader in campo, un ragazzo disponibile, aperto e trasparente“.

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