Il parere

Sì alla “Buona scuola”, Sel Savona critica: “Minaccia alla democrazia”

Aula scuola

Savona. “L’approvazione della ‘buona scuola’ è una minaccia alla democrazia”. Così Selene Tagliafico, la responsabile Scuola e culturale del Coordinamento federale di Sel Savona, commenta il Disegno di legge sulla “buona scuola” approvato dal Senato della Repubblica, grazie al voto di fiducia chiesto dal governo.

“Gli eventi di questa giornata ci spingono, quasi ci obbligano, a spendere alcune parole sullo stato della scuola. Questa è una legge che non possiamo che ritenere vergognosa e che costituisce un ritorno al passato; ancora una volta dobbiamo prendere atto di un governo autoreferenziale, incapace di ascoltare la nazione e tutte quelle voci che urlano per chiedere una scuola giusta e vivibile per tutti” prosegue Tagliafico.

“Con il voto odierno, ancora una volta il governo ha forzato i meccanismi istituzionali, scavalcando tutte quelle voci che chiedevano un più ampio confronto. Ancora una volta si potrebbero aprire le porte ai raccomandati e ai soliti noti, compromettendo il livello dell’insegnamento e non garantendo una buona istruzione ai nostri ragazzi. Ancora una volta – prosegue la responsabile scuola di Sel Savona – si sputa in faccia a tutti quei giovani laureati che, per quanto capaci, non potranno mai insegnare, se non ottenendo una cattedra con percorsi più opachi. Troviamo sconvolgente che un governo di un paese civile e democratico, come dovrebbe essere l’Italia, continui a non voler investire nell’istruzione pubblica”.

“Già in precedenza la scuola ha subito gravi tagli e battute d’arresto importanti: oggi ci chiediamo dove si voglia arrivare. Quanto ancora dobbiamo raschiare il fondo del barile? Quanto ancora vogliamo umiliare la categoria degli insegnanti? Il governo parla di un numero spropositato di assunzioni, senza però dare garanzie che ciò avverrà per davvero, mentre tutti assistiamo alla tragedia di un corpo insegnanti in balia di se stesso e una scuola sempre più povera, con un enorme dispendio di fondi per la scuola privata, a discapito di quella pubblica, in violazione della Costituzione. La domanda, allora, è: la scuola pubblica esiste ancora? Il governo intende far sì che sopravviva a questa stagione?” osserva la responsabile scuola di Sel.

“Il nostro territorio è già stato lungamente provato da gravi difficoltà, strutturali e formative; non ci sembra che le proposte di questo Disegno di legge siano strade percorribili per affrontarli e risolverli, perché non abbiamo certo bisogno di Presidi-padroni e di docenti stabilmente precari. Oggi non possiamo far altro che prendere atto di questa situazione, di questo ennesimo colpo alla democrazia. Al contempo, però non possiamo arrenderci e continueremo a parlare e a lottare con i mezzi a nostra disposizione perché le cose cambino: devono cambiare, ne va del futuro del Paese” conclude Tagliafico.

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