Secondo libro

Savona, la scrittrice Loretta Ramognino presenta “62 passi fra la rabbia e l’amore”

L'autrice ha scelto per la presentazione una location particolare: il negozio Sportart di via Trilussa

loretta ramognino

Savona. E’ fissata per domani sera, alle 19,30, nel negozio Sportart di via Trilussa a Savona la presentazione di “62 passi fra la rabbia e l’amore”, il secondo libro della scrittrice savonese Loretta Ramognino.

“62 passi fra la rabbia e l’amore” (Aletti Editore) è rivolto principalmente alle donne: questo piccolo trattato ironico e smaliziato parla di amore, figli, età della vita, e certi tipi di turbamenti.

La presentazione sarà introdotta da Athos Enrile, savonese, musicista e figura di spicco nel campo del giornalismo musicale. Il lavoro dell’autrice savonese nasce “dalla costante ricerca di un equilibrio da raggiungere attraverso l’introspezione, la lettura, la scrittura, il confronto con gli altri. E anche attraverso lo sport, con l’appartenenza ad un gruppo”.

La scelta di presentare il libro proprio nel negozio Sportart non è casuale come raccontano la parole della stessa Ramognino:

“In via Trilussa ci passiamo tutti.
Le vetrine attirano non c’è dubbio…
Ma non voglio parlare di questo.
Il personale è così gentile e qualificato che non si può non uscire soddisfatti.
Ma non voglio parlare neanche di questo.
Vorrei mettere in luce ciò che davvero ha colpito me. Emozionandomi.
La parte creativa di un negozio come Sportart.
E anche quella ludica.
Ciò che questa attività ha saputo far nascere.
Direi la sua parte più palpitante, più viva e briosa.
Quella che avvince e appassiona.
Quella che fa la differenza.
Si è creato un gruppo, di savonesi e non, che si radunano per correre, per camminare, per fare sport sano, ma al contempo divertente.
Recentemente ho avuto modo, in parte, di conoscerli.
Simpatici, affiatatissimi, coinvolgenti.
Ma, soprattutto, sempre più numerosi.
Si sente calore fra loro. Come nelle conoscenze più antiche e solide.
Una complicità rara in un ambiente sportivo dove esiste un agonismo goliardico, sano, ricreativo.
E, seguendo loro, si incontrano panorami bellissimi.
Mete che da soli non avremmo voglia di raggiungere.
Devo ammetterlo… Sportart è ammaliante”.

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