Giornate difficili

Savona, incertezza totale dopo la salvezza: questa sera l’assemblea dei soci

Aldo Dellepiane verso l'addio, società in vendita

Savona Vs Gubbio

Savona. In casa Savona la festa si è esaurita sabato sera. Quando manca meno di un mese di tempo per iscriversi alla Lega Pro 2015/16, nell’ambiente biancoblù regna l’incertezza. Archiviati positivamente i risultati sul campo, con la salvezza raggiunta a Gubbio, il futuro della squadra si gioca ora sulle scrivanie.

Aldo Dellepiane, il presidente che nel febbraio 2012 salvò la società dal fallimento, ha annunciato da tempo il suo disimpegno. Chi iscriverà la squadra in Lega Pro entro il 30 giugno? La società è in vendita, occorrono nuovi acquirenti.

Numerose voci si rincorrono, ma nessuna appare concreta. Il dirigente responsabile dell’area tecnica Marco Barghigiani e il consulente di mercato Enrico Ceniccola sono le persone incaricate di condurre la società sportiva verso nuovi imprenditori, ma proposte credibili pare che non ne siano ancora giunte.

Nel frattempo, è scattato il rompete le righe tra i giocatori. Il 30 giugno saranno tutti liberi di accasarsi altrove. Così come loro, anche Giancarlo Riolfo: difficilmente resterà sulla panchina del Savona. Sia perché non è gradito al duo che attualmente gestisce la società, sia perché l’eventuale gruppo che subentrerebbe, qualunque esso sia, porterebbe con sé un proprio staff tecnico.

Il tempo stringe e qualche tassello va sistemato, subito. Per questo, in serata, alle ore 20, negli uffici del “Bacigalupo” si riunirà l’assemblea dei soci per delineare i programmi della prossima stagione, relativi alla prima squadra e al settore giovanile. Partendo da una premessa: entro il 16 giugno andranno pagati gli stipendi di marzo e aprile. Prima ancora di guardare al futuro, bisogna rimediare ai problemi del passato.

Se il Savona naviga nell’incertezza, altre realtà della Lega Pro hanno già alzato bandiera bianca, segno di una crisi del mondo del calcio che non accenna a terminare. Sono ben otto le squadre che non dovrebbero iscriversi al prossimo campionato: Ancona, Carrarese, Ischia, Mantova, Monza, Real Vicenza, Reggina, Varese. E probabilmente se ne aggiungeranno altre.

Debiti e mancanza di risorse, da Nord a Sud, colpiscono ovunque. E c’è già chi propone di approfittarne per ridurre l’organico del disastrato campionato di Lega Pro a tre gironi a 18 squadre dalle attuali 20.

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