Alassio. Da lassù si gode una vista sulla Baia del Sole da favola. Era il “buon retiro” di facoltosi turisti e “dimora” prescelta dalla Nazionale di Bearzot nel 1982. Cabrini, Zoff, ma anche Gentile e Rossi si sono portati a casa dei bei ricordi e qualcuno di loro ci è anche ritornato.
Ma da decenni la “Puerta del Sol”, in via Luigi Borri, sull’anfiteatro collinare di Alassio, è diventato il rifugio di clochard e balordi. Di tanto in tanto i residenti in collina, preoccupati, chiamano polizia e carabinieri perché dalle vetrate di quel castello bianco filtrano strani bagliori: sono i falò che accendono i senza fissa dimora.
A dormire all’interno dello scheletro consumato dal tempo e da atti vandalici, al posto dei grandi campioni che vinsero il Mundial di Spagna, ci sono loro: i senzatetto. Persone che bivaccano e lasciano sporcizia ovunque.
In quello scheletro abbandonato trovi di tutto ed è uno pugno nello stomaco: gli alassini hanno deciso di fotografare quello squallore sperando che qualcuno possa mettere mano e risolvere una situazione che si trascina da anni.
Muri scrostati, terrazzi arrugginiti, porte sfondate e accumuli di spazzatura. Eccola l’ex perla del turismo di Alassio di una volta. Ora gli abitanti di via Luigi Borri chiedono un intervento rapido perché la situazione possa essere risolta al più presto.