Dirty soccer

Presunta combine Savona-Teramo, il presidente della società abruzzese: “La verità verrà fuori”

Luciano Campitelli
Foto d'archivio

Savona. Tutto tace intorno al Savona Fbc. A due settimane esatte dal termine delle iscrizioni in Lega Pro, le nubi sul futuro della società paiono sempre più dense.

Tra rinunce certe, possibili mancate iscrizioni e graduatorie di ripescaggi che si vanno ipotizzando, la terza serie del calcio italiano veleggia nel caos più totale.

Resta aperta anche la questione calcioscommesse. Tra penalizzazioni in arrivo e ipotesi di declassamenti, molte società si trovano in una condizione di incertezza.

Tra di esse c’è il Teramo che, nell’ambito dell’inchiesta “Dirty Soccer”, è accusato di aver combinato la gara con il Savona, vinta 2 a 0, grazie alla quale ha conquistato la certezza della promozione in Serie B.

Cinque avvisi di garanzia, la scorsa settimana, sono stati indirizzati a Giuliano Pesce, 50 anni, ex direttore sportivo della Ternana ed ora collaboratore tecnico del Parma; Davide Matteini, 33 anni, calciatore del San Paolo Padova; Marcello Di Giuseppe, 47 anni, direttore sportivo del Teramo; Luciano Campitelli, 49 anni, presidente del Teramo; Marco Barghigiani, ex consulente sportivo del Savona Fbc.

I cinque sono accusati, secondo le indagini della Squadra Mobile di Catanzaro e dello Sco, di avere alterato l’esito dell’incontro di calcio del 2 maggio scorso.

A pochi giorni dall’accaduto Luciano Campitelli, presidente del Teramo, ha scritto una lettera aperta alla sua città, per chiarire il suo punto di vista.

“Mia cara Teramo – scrive Campitelli -, sono giorni particolari per tutti coloro che hanno a cuore le vicende calcistiche cittadine. Con questa lettera aperta, però, voglio rassicurare i tifosi biancorossi e ribadire con fermezza il fatto che non sia accaduto alcunché di quanto mi viene addebitato. La verità verrà fuori nei modi e nei tempi opportuni e non ho il benché minimo timore di essere smentito”.

“Dopo due giorni di profondo turbamento – prosegue -, ho ripreso a lavorare con il mio staff con maggior vigore, al fine di costruire un Teramo ancora più forte di quello che volessi creare. Siamo una piccola realtà che si immette in un palcoscenico di rilevanza nazionale, ma posso affermare che ci terremo stretti questo titolo vinto con indubbio merito sul campo, lottando su tutti i fronti, perché ci appartiene”.

“Dico, inoltre, ai miei tifosi, di tornare ad avere una mentalità positiva e pensare esclusivamente alla nostra Serie B. Non mollerò dopo quanto accaduto – conclude Campitelli -, ma ho bisogno anche di voi per lottare con più ardore verso quel traguardo storico che abbiamo conquistato, insieme, con tanti sacrifici”.

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