Il caso

Laigueglia nel mirino dell’Isis, equivoco ed obiettivo sbagliato

Il comandante Ruaro regolarmente in servizio, c'é da pensare all'estate e agli eventi e qualche anziano scambia l'Isis per una tassa

Laigueglia. Un equivoco che tuttavia ha alzato il livello di guardia tanto che la Questura sta vagliando il caso. Lei Marisa Valentina Ruaro, 51 anni, col grado di comandante dei vigili urbani, otto anni a Laigueglia e una famiglia a Caprauna, dove ieri si è votato per eleggere il nuovo sindaco, oggi era regolarmente al lavoro.

C’è da pensare all’estate ormai alle porte e oggi anche alle soste selvagge di quei turisti che sono scappati dalle città del Nord per un tuffo in mare sotto un sole che alle 11 picchia e fa salire il termometro a 30 gradi. Il suo nome, forse preso dalle pagine bianche e non da un dossier che scotta, è finito chissà perché e come in un elenco di dieci graduati che l’Isis vorrebbe eliminare. “Ma che c’entra Laigueglia? – se lo chiede da un giorno il sindaco Franco Maglione – noi più che qualche multa per divieto di sosta e qualche commerciante abusivo che vende collanine sulla spiaggia non facciamo”.

Stona allora vedere il nome del comandante Ruaro tra i nomi di quei generali che hanno fatto ben altre carriere, al comando di reparti e unità speciali in giro per lo Stivale. Valentina Ruaro preferisce non commentare, perché la situazione è delicata ed è comprensibile sia dal lato umano che professionale. Provate voi a finire in un elenco di quel genere.

Si scava allora nel passato di questo sottufficiale che indossa la divisa della polizia locale. Mai un provvedimento disciplinare, mai finita in un’inchiesta che scotta. Niente di niente. “E’ il perfetto comandante di paese che tutti vorrebbero avere – dice Maglione – e la Ruaro è con noi da otto anni, una vita ormai”. Da oggi c’è anche uno stagionale al comando e alla fine quelli in servizio sono sei. Pochi se si pensa ad una città che d’estate si trasforma in una metropoli affollata da turisti da ogni dove. Anche figure eccellenti come Renato Vallanzasca arrivato a Laigueglia per una licenza premio nel 2011. Una vacanza tra il bastione saraceno e Capo Mele senza problemi e già archiviata. “Laigueglia deve essere ricordata per altre cose – sottolinea il sindaco – per la sua spiaggia, per il suo mare, per i suoi eventi. A febbraio c’era il trofeo Laigueglia di ciclismo, oggi la festa dei bambini, poi il Percfest e poi lo sbarco dei saraceni. Regaliamo emozioni perché questo è il paese delle famiglie e dell’accoglienza, della pace e dell’integrazione”.

Obiettivo Ruaro fallito? Probabilmente si. Forse un mitomane che ha fatto un collage di nomi presi sulla grande rete. E c’è finito pure quello del comandante. Sul lungomare Badarò due anziane leggono il giornale. “Hai letto? Dopo la Tari e la Tasi a Laigueglia ci tocca pure pagare l’Isis”, è proprio vero Laigueglia è un bersaglio sbagliato.

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