Spade incrociate

Emergenza profughi, scontro totale Paita-Toti fotogallery video

I due rivali alle regionali si affrontano sul tema dell'emergenza che in queste ore sta interessando la zona di Ventimiglia

Tunisini e profughi a Savona
Foto d'archivio

Genova. Raffaella Paita e Giovanni Toti tornano a scontrarsi sul tema dell’emergenza profughi che in queste ore sta interessando la zona di Ventimiglia e il confine tra Italia e Francia. Una situazione che è al centro delle preoccupazioni delle istituzioni. E proprio su questo aspetto sferra il proprio attacco l’ex candidata alla presidente della Regione per il centro-sinistra.

“E’ grave – dice Paita – dover constatare che, a fronte di una simile emergenza Toti non abbia partecipato al vertice convocato oggi dal Prefetto di Imperia alla presenza delle forze dell’ordine e del Sindaco di Ventimiglia. Toti ha deciso di non occuparsi della questione, limitandosi a ripetere i vuoti proclami usati in campagna elettorale e scaricando i profughi sulle spalle del Comune di Ventimiglia, con un grave atto di irresponsabilità verso i migranti, i cittadini e il territorio“.

“A Ventimiglia – aggiunge Paita – da due giorni sta andando in scena il dramma umano di uomini, donne, alcune incinte, e bambini provenienti in prevalenza dal Corno d’Africa, che sono approdati in Italia dopo un lungo viaggio effettuato in condizioni durissime. La polizia francese impedisce ai migranti di passare la frontiera, e giorno dopo giorno la situazione si fa più difficile per i profughi che sono allo stremo. Il Comune, il Prefetto e la croce rossa stanno facendo il possibile per soccorrere al meglio i profughi e mantenere sotto controllo la situazione dal punto di vista sanitario e dell’ordine pubblico. A loro va il mio ringraziamento per la dedizione e l’impegno messi in campo”.

Oggi sulla questione era intervenuta anche la vice presidente della Regione ed esponente della Lega Sonia Viale, che ha detto: “Ciò che si sta verificando in queste ore al confine francese a Ventimiglia è il frutto della politica tartufesca del governo Renzi incapace di farsi rispettare a livello europeo e della gestione ipocrita dell’immigrazione perpetuata dal ministro Alfano. Col presidente Toti ci stiamo adoperando per il controllo sanitario attraverso la Croce Rossa al confine ventimigliese. Per quanto riguarda invece l’ordine pubblico la competenza è tutta del ministro Alfano che, contrariamente a quanto ha dichiarato in queste ore, avrebbe dovuto già da tempo richiedere la sospensione di Schengen evitando così che tutti quelli che girano per l’Europa ci tornassero indietro. Ventimiglia, se non si interviene in tempi brevi, rischia di diventare un catalizzatore di tensioni sociali, con l’arrivo di nuovi profughi che stanno già convergendo qui da Roma e Milano. La stazione ferroviaria è attualmente un’autentica ‘terra di nessuno’. Ribadisco fin da subito l’assoluta contrarietà all’apertura di centri d’accoglienza a Ventimiglia”.

Non si è fatta attendere la replica di Paita, che definisce le dichiarazioni di Viale “grottesche”: “A fronte di un dramma umano di uomini, donne e bambini, Viale è riuscita a dire: ‘qui non vedo famiglie, vedo esclusivamente ragazzoni grandi, grossi e ben piantanti’. Si capisce chiaramente che la destra al governo della Liguria è assolutamente inadeguata ad affrontare il dramma dei profughi a Ventimiglia. Si tratta di capire ora se Toti vorrà continuare a far finta di niente oppure si impegnerà a mettere risorse per sostenere il Comune di Ventimiglia che non può farsi carico da solo di questa emergenza umanitaria”.

Immediata la risposta del governatore Giovanni Toti. “E’ grottesco il tentativo di Raffaella Paita di scaricare sul Governo regionale le responsabilità totali e assolute del governo nazionale presieduto da Matteo Renzi, segretario del suo partito sulla questione di Ventimiglia. Se la Paita studiasse un po’ di più saprebbe che l’ordine pubblico, la sicurezza e le politiche d’immigrazione sono competenza esclusiva al Governo nazionale e che la Regione non partecipa neppure a titolo consultivo ai comitati per l’ordine e la sicurezza presieduti dal Prefetto, tant’è che nessuno ci ha convocati. La Regione in merito ai suoi compiti sta facendo tutto quanto di sua competenza per garantire la salute dei cittadini. Certamente se esiste una responsabilità è quella dell’amministrazione di cui la Paita ha fatto parte per aver sottoscritto accordi di accoglienza per i clandestini. Alla ‘veloce Lella’ mi viene da dire: ‘dopo il danno procurato ai liguri da cinque anni dalla sua amministrazione oggi la beffa di dichiarazioni surreali”.

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