Savona. “Dove nascono le onde”. E’ il titolo del libro scritto da Massimo Botta che sarà presentato nella serata di sabato 13 giugno, alle 18, alla Sma Serenella delle Fornaci.
“Nessuna scelta è casuale: le Fornaci e il mitico Bar Riviera aperto h 24 con la sua eterogenea clientela sono uno dei teatri del racconto (la radio) che emette le sue prime onde. Per poi passare attraverso la storia di una generazione di ‘ribelli non rivoluzionari’ come li penserà il giovane poliziotto (è esistito ed esiste) della squadra politica della Questura di Savona, incaricato di indagare su quelle ‘allarmanti’ interferenze captate dalla torre di controllo dell’aeroporto di Genova. Una generazione e la città che conoscerà direttamente i colpi del terrorismo. E il racconto di queste onde va via con uno spaccato di storia personale dell’autore e della banda di complici che mossero le onde, di un quartiere (Fornaci) che era davvero come lo descrive Massimo Botta” si legge nell’introduzione dell’evento.
“Con il bar Riviera, a due passi dalla chiesa della Madonna della Neve dove i pescatori (anche quelli che all’epoca non si vergognavano di essere stati o di farsi chiamare comunisti), il giorno della festa della patrona portavano la statua votiva con i loro gozzi arrivando dal mare. Passa per due scuole. Il ruolo principe è quello del Liceo Scientifico, con i rivali del Classico con qualche addentellato all’Itis. E passa attraverso figure come i due professori raccontati da Botta, la mescolanza sociale e geografica tra ragazzi ribelli di popolo e di borghesia (all’epoca queste definizioni di classe sociale avevano ancora un senso). Quelle onde (RSV LIBERA poi e ancora oggi dopo 40 anni RSV SOUND) sono state le prime della provincia e della città, tra le primissime in Liguria”.
“Con la voglia di esserci, di mettere a fattore comune esperienze, aspirazioni, utopie e cose concrete; RSV LIBERA-RADIO SAVONA SOUND è stata punto di riferimento sociale e musicale. E’ stata la miccia che avrebbe poi acceso altre radio di quegli anni. È stata un filone inesauribile di musica, la prima redazione giornalistica, ha inventato i radiocronisti sportivi locali. E’ stata antesignana dei servizi per la terza età, ha anticipato ‘Quelli della notte’ di Arboriana memoria con la satira de ‘Il primo uccello che ho sentito cantare è stato il raglio dell’asino’. E’ stata multistasking e multietnica in anticipo” conclude la presentazione.
Massimo Botta, abita da sempre a Savona. Irrequieto studente del Liceo Scientifico Orazio Grassi, ha contribuito attivamente alla nascita di Radio Savona Libera e poi di Radio Savona Sound. Esercita da più di trent’anni la professione di avvocato (ma ha avuto anche un trascorso da pubblicista nella redazione savonese de Il Lavoro) ed ha il grande rammarico di non aver mai imparato davvero a suonare la chitarra.
Alla presentazione, oltre all’autore, saranno presenti: Sergio Lugaro, assessore al decentramento, Enrico Fochi, fotografo e narratore per immagini, Ferdinando Molteni, giornalista, Bruno Volpez, artista savonese, e il giornalista Marcello Zinola.