Savona. L’inchiesta sul calcioscommesse, ribattezzata “Dirty Soccer”, ha portato ad un nuovo arresto nel savonese, nell’ambito del nuovo filone investigativo che vede altri indagati per la partita Savona-Teramo, alterata secondo l’accusa a favore dei biancorossi.
Torna in carcere l’albanese pregiudicato, Edmond Nerjaku, arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Savona ieri sera nella sua casa di Vado Ligure.
L’uomo era già stato posto a fermo di indiziato di delitto all’inizio dell’inchiesta, accusato di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva ed estorsione: stando alle carte della corposa inchiesta (1257 pagine), dopo una combine non andata a buon fine, quella sulla partita tra L’Aquila e il Tuttocuoio, avrebbe costretto il direttore sportivo Ercole Di Nicola a consegnarli ventimila euro come “risarcimento” per l’affare saltato. L’albanese era stato poi scarcerato e posto agli arresti domiciliari, ma ieri è stato raggiunto da una nuova ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro.
Nel mirino degli investigatori la gara di Lega Pro Savona-Teramo e numerose altre partite del campionato: l’albanese sarebbe uno dei finanziatori delle combine con un ruolo chiave nel giro di scommesse illecite sugli eventi sportivi.
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