Borghetto Santo Spirito. Non si è fatta attendere la reazione di Ata alla notizia che la minoranza di Borghetto ha presentato all’amministrazione del sindaco Gianni Gandolfo un’interpellanza circa alcuni aspetti del servizio di nettezza urbana gestito dalla società a partecipazione pubblica di cui anche il Comune borghettino è socio.
Roberto Moreno e Bruno Angelucci (Pdl), Paolo Villa (lista civica “Lega per Borghetto”) e Luigi Picasso (Gruppo Misto) hanno spulciato il contratto di servizio stipulato tra il Comune e la società e hanno sollevato diverse perplessità circa l’effettivo svolgimento di alcuni incarichi che sarebbero in capo ad Ata. Tra questi, la pulizia regolare dei bidoni, la fornitura di cassonetti personali alle attività commerciali, lo spazzamento quotidiano delle strade e dei marciapiede cittadini, la pulizia di tutte le spiagge di competenza comunale.
Ancora prima che l’interpellanza venga discussa e trovi risposta durante il consiglio comunale, Ata ha voluto fare alcune precisazioni: “La società Ata, da sempre e ovunque operi, rispetta i dettami contrattuali con puntualità e serietà e risponde in tempo reale a tutti i quesiti sollevati dall’amministrazione comunale – si legge in una nota – Tutto ciò è diretta conseguenza di un rapporto trasparente e ostruttivo tra una società partecipata e un Comune socio”.
Sulla situazione di Borghetto aggiunge: “I risultati del nuovo sistema di raccolta attesta il Comune di Borghetto Santo Spirito sul 65 per cento mensile a fronte di un servizio che a dicembre 2014 aveva un risultato intorno al 30 per cento. A testimoniare la qualità del servizio, oltre ai dati tecnici, sono i costanti attestati di stima dei cittadini, degli esercizi commerciali e della popolazione di non residenti“.
“Ata ha sempre basato il suo operato sul massimo impegno e sulla trasparenza. Non abbiamo mai negati contradditori con nessuno e non lo faremo per quanto riguarda il Comune di Borghetto, forti dei risultati e del gradimento del servizio da parte dei fruitori. Siamo una società totalmente pubblica, che basa il proprio lavoro sulla filosofia della soddisfazione dei nostri Comuni e non sulla ricerca dei ricavi a tutti i costi”.
Vista la situazione, le ragioni all’origine dell’interpellanza non appaiono chiare: “A fronte di quanto sopra non comprendiamo le obiezioni mosse al nostro operato, forti della presenza ampiamente apprezzata e costante sul territorio. Da inizio anno ad oggi abbiamo sempre dimostrato di poter intervenire in tempo breve e in qualsiasi tipo di situazione. Essere una società totalmente pubblica è una garanzia di serietà e rispetto delle regole. Speriamo che non venga interpretato da qualcuno come un problema anziché come un valore aggiunto”.