Pallottoliere

Boissano, il Comune resta senza ragioniere. Olivari: “Senza un sostituto dalla Provincia ci saranno problemi”

Tra qualche mese il responsabile dell'ufficio ragioneria andrà in pensione e nessun altro prenderà il suo posto

Boissano. Rischiano di “non tornare” i conti del Comune di Boissano. E non per qualche errore da parte dei responsabili degli uffici, ma semplicemente perché tra qualche mese il responsabile dell’ufficio ragioneria andrà in pensione e nessun altro prenderà il suo posto.

“Dal primo ottobre – spiega il sindaco Rita Olivari – la ragioniera responsabile andrà in pensione. Per sostituirla dobbiamo aspettare la messa in mobilità del personale in forza alla Provincia. Ma i criteri per i trasferimenti non sono ancora usciti, quindi i Comuni savonesi (ma anche di altri territorio) che abbiano bisogno di compensare eventuali carenze di organico non possono fare nulla. Finché non usciranno le loro liste io a Boissano ho il blocco della mobilità. Da qui a settembre questo comporterà non pochi problemi”.

Ovviamente l’amministrazione boissanese ha chiesto conto della situazione alla Provincia: “La Provincia ha risposto che il Governo non ha ancora emesso i criteri per la mobilità e che quindi potranno fare solo una richiesta di mobilità volontaria al personale della Provincia“.

La speranza, ovviamente, è che qualcuno decida di andare a prestare servizio nel paese alle spalle di Loano: “Boissano non è un paese molto comodo per chi abita a Savona, ma forse pur di non perdere il posto sarebbe un’opportunità“.

Nel frattempo, occorre arrangiarsi: “L’unica alternativa fino alla fine dell’anno sarà chiedere un comando a un Comune vicino, una ragioneria che ci porti fino alla chiusura del bilancio 2015. Sperando ovviamente che questi criteri escano e che si possa sbloccare la mobilità. E che la volontà dei dipendenti della Provincia sia quella di adattarsi allo spostamento”.

La situazione non è delle migliori: “La nostra ragioniera ci porterà fino agli equilibri di bilancio, poi a novembre ci sarà l’assestamento. Ma la cosa che mi preoccupa di più sono i nuovi criteri per la stesura del bilancio che saranno introdotti col nuovo anno. Ciò richiederà iniziare a lavorarci già da dicembre”.

Il quadro è drammatico – chiosa il presidente della Provincia Monica Giuliano – A livello nazionale non sono usciti i criteri per la determinazione dei soggetti in esubero. Come Provincia siamo stati i primi ad utilizzare quella banca dati che però oggi non è operativa perché mancano queste linee guida. Quello che mi preoccupa è capire se e come il personale che dovrebbe essere trasferito dal primo di luglio in Regione ci andrà e a quali condizioni”.

La “soppressione” delle Province ha comportato diversi problemi: “Mi sembra che queste Province siano state bistrattate e abbandonate nelle mani non solo dei presidenti ma anche di questi sindaci che stanno prendendo consapevolezza della situazione. Non reggeremo molto, se non ci saranno dei cambiamenti radicali soprattutto dal punto di vista dei tagli. Con questa situazione non arriveremo all’autunno“.

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