Arnasco. Sono state sospese le ricerche sul territorio di Anna Maria Ghivarello, 85 anni, la pensionata allontanatasi lo scorso 22 maggio dalla propria abitazione di Arnasco senza fare più ritorno. La decisione è stata presa oggi al termine di un vertice in Prefettura a cui hanno partecipato il prefetto Gerardina Basilicata e rappresentanti delle forze di Polizia, della Provincia, dei comandi provinciali dei vigili del fuoco e del corpo forestale dello Stato, del servizio 118 “Savona Soccorso” e del corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico e del volontariato di protezione civile. Nel corso dell’incontro, sono stati illustrati i percorsi e gli obiettivi della ricerca già individuati e verificati dal posto di comando avanzato operante sul luogo.
Durante la riunione è stato riferito che le ricerche si sono svolte nel territorio dei Comuni di Arnasco, Cisano sul Neva, Vendone su terreni accidentati e complessi con impiego di numerosi uomini e mezzi senza però raggiungere utili elementi al ritrovamento di Anna Maria Ghivarello. Durante la riunione è stato riferito che le ricerche si sono svolte nel territorio dei Comuni di Arnasco, Cisano sul Neva, Vendone su terreni accidentati e complessi con impiego di numerosi uomini e mezzi senza però raggiungere utili elementi al ritrovamento di Anna Maria Ghivarello. Per questo motivo non risulta più necessario mantenere permanentemente nella zona la struttura operativa attivata già dalle prime ore dalla segnalazione.
Come già accaduto in passato per casi simili, dunque, dopo una decina di giorni di ricerche sul territorio gli enti e le forze di soccorso coinvolte hanno deciso di proseguire le ricerche con metodi diversi. L’anziana, a questo punto, non viene più considerata “dispersa” ma “scomparsa”, e le indagini passano dunque in mano alle forze dell’ordine, in attesa di sviluppi che possano far nuovamente riattivare la macchina delle ricerche sul campo.
Anna Maria Ghivarello si era già allontanata da casa altre volte, ma questa volta non ha più fatto ritorno. La donna soffre di problemi di memoria e non si esclude che possa essersi smarrita durante la sua passeggiata. Una dinamica ed un esito, ad ora, terribilmente simili alla recente vicenda di Maria Patrone, altra donna sparita nel nulla nel nei boschi del sassellese.
Nel corso della riunione di oggi in Prefettura si è anche deciso di rivedere le modalità di comunicazione agli ospedali di eventuali nuove scomparse: non più una semplice telefonata come fatto finora, ma una nota informativa scritta. Una scelta che, nelle intenzioni delle forze di soccorso, dovrebbe garantire maggiore efficacia, raggiungendo con maggior certezza il personale dei vari nosocomi.