Arnasco. Una caduta fatale, in un piccolo anfratto, è costata la vita ad Anna Maria Ghivarello, l’85enne allontanatasi lo scorso 22 maggio dalla propria abitazione di Menosio di Arnasco senza fare più ritorno, e ritrovata cadavere ieri nei boschi in località Arveglio.
La donna, forse per un malore o forse dopo aver perso l’equilibrio, è caduta in un anfratto di circa 70 cm in uno spazio tra due costruzioni che fungono da magazzino e a ridosso del muro di contenimento di una fascia alta circa due metri, in un punto alquanto nascosto alla vista. La caduta, di per sé, non ha ucciso Anna Maria, ma a quanto sembra la donna non è più riuscita a rialzarsi ed è morta di stenti.
Il corpo è stato ritrovato da un contadino del posto, in avanzato stato di decomposizione anche per via del clima caldo e dell’esposizione al sole: a confermarne l’identità è stato il figlio, che ne ha riconosciuto gli indumenti. L’anziana era probabilmente morta da giorni, ma a stabilirlo con certezza sarà l’autopsia disposta oggi dal pm Carusi.
L’anziana soffriva di Alzheimer e di problemi di memoria: secondo una prima ipotesi, quindi, nel tornare a casa dopo una passeggiata nei boschi la donna potrebbe avere perso l’orientamento e, attirata dalle luci delle costruzioni vicine, aver imboccato una strada sbagliata nella convinzione di stare dirigendosi verso la propria casa. Il disorientamento, l’Alzheimer e forse anche il buio potrebbero quindi averle fatto mettere un piede in fallo.