Il caso

A Varazze esplode il caso “umido”, cittadini da tre mesi senza risposta

varazze comune

Varazze. In Comune c’è una lettera protocollata da Paolo Bassafontana, consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle. Chiede di avere copia delle “pesate” del servizio porta a porta della frazione umido delle utenze commerciali in zona centro e della frazione organica ai Piani di San Giacomo. Ma chiede anche la ragione sociale e il nome della ditta alla quale viene conferita la frazione umido.

Due mesi dopo, l’istanza risale al 27 aprile scorso, quel documento è rimasto lettera morta.

E ora sono i cittadini  a chiedere, nonostante la legge obblighi a rispondere con una certa celerità, che il Comune intervenga e risponda alle richieste di chiarimenti. “Possibile che il comune, macchina ormai perfettamente oliata dopo un anno di gestione frittimisti, non sappia quanto “umido” produciamo? Ma la paghiamo la ditta che smaltisce o tutto il comparto “rumenta” viene gestito alla buona tra amiconi?. No, siamo sicuri che è tutto in regola al 100%. Ma allora la ditta che riceve l’umido, quanto ce lo paga ? Se si, è possibile sapere quanto alla tonnellata e quante tonnellate gli abbiamo venduto? Ci sarà da qualche parte un registro, qualche ricevuta…. Viceversa e come più probabile, se siamo noi a pagare il conferito, quanto gli abbiamo portato ? Quanto ci è costato?”.

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