I lavoratori del Comune di Finale Ligure non ci stanno e dopo le dichiarazioni del sindaco Ugo Frascherelli ribadiscono la necessità di un incontro urgente e soprattutto chiedono formalmente la modifica dello Statuto dell’Unione dei Comuni che possa tutelare il futuro posto di lavoro dei dipendenti, anche qualora l’Unione si sciogliesse per decisione delle stesse amministrazioni comunali.
Lavoratori, Rsu sindacali e dipendenti avevano già manifestato le proprie preoccupazioni al sindaco e al Comune con una lettera lo scorso due maggio e pochi giorno la richiesta di un immediato confronto sindacale, che il primo cittadino sembra non voler considerare.
I lavoratori e le organizzazioni sindacali respingono alcune affermazioni ritenute rassicuranti dal primo cittadino finalese: “Con il passaggio all’Unione dei Comuni c’è un cambio di datore di lavoro e questo non può non avere conseguenze per i dipendenti e per questo era necessario un preventivo confronto sindacale che invece non è avvenuto” affermano .
“L’Unione dei Comuni è un nuovo soggetto di diritto pubblico avente personalità giuridica, con poteri amministrativi. Semmai, al contrario di quanto dice il sindaco, la fusione dei Comuni sarebbe molto meno rischiosa per i dipendenti che rimarrebbero sotto contratto con il nuovo Comune aggregante gli altri”.
“E se l’istituzione Comune è protetta da legge costituzionale, l’Unione dei Comuni solo da legge ordinaria e la domanda che si pongono i lavoratori è se in caso di scioglimento dell’Unione il Comune non avesse più la possibilità di riassumere? Ecco la strada alla mobilità e al successivo licenziamento: francamente le parole del sindaco non ci tranquillizzano molto” aggiungono.
Per i dipendenti del Comune proprio la procedura di reintegro rimane fortemente penalizzante: “La previsione statutaria richiamata dal sindaco è destinata a soccombere in caso di contrasto con una disposizione di legge ordinaria, ovvero una legge potrebbe stabilire limiti massimi di spesa per il personale oppure l’obbligo di assunzione del personale eccedente dalle Province. Quindi esiste la possibilità concreta che il personale passato all’Unione non venga reintegrato. Su questo esiste già un parere della Corte dei Conti del Veneto, n° 201/2011”.
“Non comprendiamo il perché il Comune di Finale Ligure metta a rischio il futuro dei lavoratori alle sue dipendenze con il trasferimento ad un ente sovracomunale dal futuro incerto. Per questo chiediamo quantomeno una modifica dello Statuto che preveda lo spostamento all’Unione delle sole funzioni associate mantenendo le risorse umane alle dipendenze del Comune senza modifiche contrattuali o altro” concludono.