Albenga. “Non più uno, ma adesso, addirittura, due giudici di pace? Se questo gioco del Lascia o raddoppia appassiona il Sindaco Giorgio Cangiano, avvocato di uno dei più noti studi associati con il cugino ed Onorevole Franco Vazio, c’è già da pensar male”. A parlare è Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale di minoranza sotto le torri ingaune, che commenta così il tentativo del sindaco Cangiano di potenziare l’ufficio del giudice di pace.
“Se poi – prosegue il forzista – a pagare per la permanenza dei due giudici è soprattutto il Comune capofila, e cioè Albenga, stando al criterio di ripartizione delle spese basato sul numero di abitanti, c’è da riflettere da quali capitoli del bilancio comunale il Sindaco intenderà attingere ulteriormente per i suoi tornaconti di bottega. Una cosa è chiara: a pagare per questo giochetto saranno ancora una volta i cittadini di Albenga con le loro imposte locali per sopperire ad una mancanza del governo centrale”.
“Se il sindaco Cangiano, senza lasciarsi condizionare dal suo cugino e socio in affari Franco Vazio, avesse avuto il coraggio di presentarsi all’incontro tra i Sindaci del ponente savonese, organizzato, alcuni giorni fa, a Ceriale dal sindaco Ennio Fazio contro i tagli del governo Renzi ai Comuni, avremmo potuto comprendere la genuinità della proposta. Ma il buon Cangiano oggi lancia una ricetta economicamente insostenibile, il potenziamento dell’Ufficio del giudice di pace con un secondo magistrato, e tenta di far ricadere sugli altri Comuni limitrofi la responsabilità del suo cugino, deputato (ancor per poco) romano, sui tagli al fondo di solidarietà”.
“A noi piace di più l’idea di circoscrivere l’ufficio del giudice di pace ad un’ala ridotta del Tribunale, per destinare, come da progetto avanzato all’Amministrazione dal gruppo comunale di Forza Italia Albenga grazie alla collaborazione dell’Architetto Nicola Podio, il restante Palazzo di Giustizia a scuola per i nostri ragazzi e a sezione del nuovo Liceo musicale di Albenga, e non alle cause dello studio legale Cangiano-Vazio” conclude Ciangherotti.