Il volantino

Protesta Scuola, Cisl: “Abbiamo dato una lezione a questo governo”

Provincia. “Sono stati ben oltre 600.000 le lavoratrici ed i lavoratori della scuola ad aver incrociato le braccia lo scorso 5 maggio. Uno sciopero mai così forte, mai così partecipato, un segnale inequivocabile che non molti anni fa avrebbe fatto immediatamente presentare le dimissioni al ministro dell’istruzione di turno. Così non è stato; i tempi sono diversi”. Inizia così il volantino che la Cisl Scuola del Ponente Ligure ha inviato a tutti gli istituti savonesi, in merito alla protesta sulla cosiddetta “Buona Scuola” di Renzi.

Di seguito il testo del volantino, redatto dal segretario regionale del ponente ligure, Gianni Garino.

Siamo nell’epoca in cui un governo attua l’unica cosa che è peggiore del non ascolto: fingere di ascoltare per poi continuare sulla propria strada. Non abbiamo lasciato alibi! Tutte insieme, tutte unite, le organizzazioni sindacali della scuola dal settembre scorso hanno portato avanti la mobilitazione per incidere sul “piano sulla buona scuola” che prima pareva dovesse diventare un decreto, e che invece poi si è trasformato in un disegno di legge.

Qualche importante risultato è venuto, è vero (vedasi ad esempio l’accantonamento degli scatti di merito), ma non è sufficiente. L’altissimo numero di scioperanti e manifestanti dello scorso 5 maggio attesta il fatto che non solo i sindacati ma la scuola nel suo complesso (insegnanti, ata, alunni, genitori) ha bocciato il disegno di legge, ha considerato l’ennesima riforma come qualcosa di imposto, qualcosa che va a danneggiare il sistema scolastico italiano che, già ora, fa della vera buona scuola.

Le nostre iniziative di mobilitazione stanno proseguendo in tutto il paese ed occorre la tua partecipazione per far sì che abbiano successo, per poter ancora sperare di riscrivere insieme al governo tutti quegli aspetti della riforma che non ci piacciono: dal super potere dei dirigenti agli albi territoriali, alla valutazione fasulla, dal piano delle immissioni in ruolo al mantenimento delle prerogative contrattuali…

La partita che stiamo giocando è ancora aperta, apertissima, e continua al Senato. Il nostro contesto di azione è stato, è e rimarrà quello sindacale! Ricordiamocelo sempre! Parimenti non ci sfugge il fatto che Governo e Parlamento sembrano, sottolineo sembrano, ostinati nella loro arroganza.

Come sempre siamo convinti di essere noi gli artefici del nostro futuro. Per questo continueremo a lottare con le nostre armi di lavoratori e di cittadini. Ce lo ricorda bene Don Milani quando diceva “le uniche armi che riconosciamo sono nobili e incruente: lo sciopero e il voto”. Sullo sciopero non aggiungo altro, ma sul voto avremo, in particolare noi liguri, una potentissima opportunità alle prossime elezioni regionali del 31 maggio: che ciascuno faccia le proprie valutazioni…

Come gente di scuola confido sinceramente che sapremo, nella democrazia, dare un’ottima lezione a questo governo.

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