Nuova protesta

Niente pulizie nella centrale: la ditta vincitrice dell’appalto si “dimentica” i lavoratori

I dipendenti che dovevano essere riassorbiti dal vincitore della gara al momento non sono stati regolarizzati e non possono accedere all'impianto

Vado, il corteo dei lavoratori di Tirreno Power
Foto d'archivio

Vado L. Non c’è pace per i lavoratori della centrale Tirreno Power di Vado, ma nemmeno per quelli dell’indotto. L’ultima doccia gelata è arrivata sui dipendenti della ditta che ha in appalto le pulizie all’interno dell’impianto che, dal primo di maggio, è cambiata.

Un passaggio di testimone tra imprese che non avrebbe dovuto avere nessuna ripercussione sui lavoratori visto che una delle condizioni imposte dal bando di gara era quella di assorbire il personale già impiegato per la mansione da parte dell’eventuale nuovo aggiudicatario dell’appalto. Così però non è stato: dal primo di maggio, data nella quale è subentrata la nuova ditta, la Tedde, i lavoratori non sono stati regolarizzati e quindi non possono nemmeno entrare nella centrale.

Questa mattina, esasperati, gli addetti alle pulizie si sono ritrovati davanti ai cancelli della Tirreno Power per far sentire la loro voce e chiedere di sbloccare la situazione.

“Ci siamo attivati – spiega Maurizio Perozzi della Rsu di Tirreno Power – per fissare un incontro all’Unione Industriali con la nuova ditta che ha vinto l’appalto. I lavoratori non sono riusciti a mettersi ancora in contatto con il direttore. Domani mattina dovrebbe esserci un incontro nel quale speriamo di poter sbloccare questa situazione assurda che ha colpito lavoratori già alle prese anche con la cassa integrazione”.

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