Savona. Da Savona a Pisa. La Mondomarine Spa, l’azienda specializzata nella costruzione di yacht di alta gamma, si è aggiudicata la gara per l’acquisizione dei Cantieri di Pisa, storico marchio della nautica italiana. Mondomarine, che produce imbarcazioni sopra i 40 metri di lunghezza, si è aggiudicata il bando indetto dal Tribunale della Spezia.
Oggetto dell’acquisizione sono i marchi del cantiere, i capannoni, le attrezzature e le sei barche attualmente in costruzione. L’operazione prevede, inoltre, il totale assorbimento della forza lavoro operante nel cantiere, ad oggi 33 dipendenti.
Come previsto dagli accordi, saranno revocate e immediatamente riassegnate a Mondomarine tutte le concessioni che includono 12.000 mq di piazzale, 6.000 mq di capannoni e 800 mq di bacino.
Alessandro Falciai, presidente e proprietario di Mondomarine, ha dichiarato: “Sono molto soddisfatto del successo raggiunto. Sono certo che abbia premiato la qualità di un piano industriale che prevede, tra l’altro, anche la valorizzazione delle capacità e delle competenze dei dipendenti in forza ai Cantieri e di tutto l’indotto. L’operazione si inserisce nella strategia di sviluppo di Mondomarine, che ha come obiettivo la leadership nel settore degli yacht di alta gamma”.
Proprio “in questo senso la storica linea Akhir dei Cantieri di Pisa verrà reindirizzata verso una produzione di alta qualità, con yacht semidislocanti in alluminio dai 30 metri in sù. È il miglior modo – ha aggiunto Alessandro Falciai – per celebrare quest’anno il centenario dei Cantieri Navali Campanella, il nostro sito produttivo di Savona”.
Mondomarine, nata nel 1915 proprio con la denominazione “Cantieri Navali Campanella”, acquisita da Alessandro Falciai nel 2013, ha realizzato a oggi 62 navi. Negli ultimi nove anni, come si legge in una nota inviata dalla società ligure, ha venduto 20 yacht oltre i 40 metri, di cui otto oltre i 50 metri. Il portafoglio ordini è attualmente composto da 6 imbarcazioni per una lunghezza cumulata complessiva di oltre 300 metri lineari.
La crisi dei Cantieri di Pisa aperta dalle difficoltà del gruppo Baglietto trova quindi una soluzione.