Operazione dumper

Mazzette in Comune a Vado, udienza preliminare verso la conclusione: chiesto il rinvio a giudizio per Pietro Fotia

A luglio la decisione del giudice Francesco Meloni

Vado L. Due richieste di rinvio a giudizio, due richieste di assoluzione in abbreviato e una serie di patteggiamenti. E’ lo scenario che si sta delineando nell’udienza preliminare per il procedimento relativo all’operazione “Dumper”, quella che aveva scoperto il presunto giro di mazzette intorno al Comune di Vado Ligure.

Questa mattina, davanti al giudice Francesco Meloni, è iniziata la discussione e il pm Ubaldo Pelosi ha chiesto il rinvio a giudizio dell’imprenditore Pietro Fotia e della Scavo-ter, come persona giuridica. Il pubblico ministero ha poi chiesto l’assoluzione per Gianpaolo Giamello e Simona Schinca, entrambi dipendenti del comune di Vado, che avevano chiesto di essere giudicati con l’abbreviato, mentre per gli altri imputati, tra cui la ditta Cement-bit, e gli allora amministratori dell’azienda, Giampietro Sertore e Carlo Piovano, è stato definito il patteggiamento. L’udienza è stata poi rinviata al prossimo luglio per le decisioni del giudice.

Il procedimento in questione riguarda i reati per i quali Roberto Drocchi, ex capo del settore lavori pubblici del comune di vado, aveva patteggiato per corruzione, occultamento di documenti contabili e falso in atto pubblico. Gli attuali imputati devono invece rispondere a vario titolo di truffa e corruzione.

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