A nervi tesi

Magdi Allam ad Albenga nel cuore della grande moschea ligure

magdi allam

Albenga. Si è parlato anche di fondamentalismo islamico proprio dove ha sede la più grande moschea della Liguria nel corso dell’incontro con  Magdi Allam, il giornalista di origine egiziana noto per le sue posizioni anti-Islam (considerato un’”ideologia violenta” e da cui si è allontanato nel 2008).

Invitato dal consigliere comunale Eraldo Ciangherotti ha tenuto una conferenza in piazza del Popolo proprio dove spesso si ritrovano nordafricani di diversi Paesi.  Va precisato che ad Albenga la convivenza con la componente straniera non ha mai creato seri attriti, nemmeno quando la città era retta da un sindaco leghista, sotto cui, anzi, è stata inaugurata la moschea: «I musulmani ingauni sono sempre stati collaborativi – conferma l’ex primo cittadino del Carroccio, Rosy Guarnieri – ma Allam sa di cosa parla, e ognuno qui ha il diritto di esprimere le proprie idee”. E ad ascoltare Allam c’era anche l’ex sindaco ora all’opposizione Rosy Guarnieri.

Magdi Allam ha parlato del suo impegno politico in prima persona, in difesa dei valori e delle prospettive di un’Europa sempre più scettica rispetto alle proprie radici cattoliche e alla grandezza della propria storia.

Secondo Allam, a proposito di Isis, ha spiegato che “ha costituito uno Stato grande quanto la Gran Bretagna ed è autonomo sul piano economico. Il terrorismo controlla il territorio tra Siria e Iraq, scardinati come stati nazionali, e la Libia è sotto l’influenza di bande che fanno riferimento a diverse sigle e differenti leader. Parallelamente, ha osservato il celebre giornalista, “si sono rafforzati i Fratelli Musulmani”, elemento che va necessariamente tenuto in considerazione nel disegnare il quadro geo-politico dell’area mediorientale”. Parlando del caso profughi non ha mancato di sottolineare come “il traffico dei clandestini  è in mano alla criminalità organizzata”.

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