Protesta dei pensionati

La riforma Fornero colpisce 34 mila pensionati savonesi, sindacati sul piede di guerra

Spi Cgil Liguria

Savona. 34 mila pensionati savonesi attendono il reintegro della propria pensione a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che ha stabilito l’illegittimità del blocco della perequazione delle pensioni oltre tre volte il trattamento minimo Inps, operata negli anni 2012 /2013. 34 mila i pensionati savonesi, quindi, colpiti dal blocco della rivalutazione della pensione per la riforma Fornero.

Il Governo ha approvato un decreto legge che restituisce solo parzialmente e in una unica soluzione gli arretrati ai pensionati oltre le tre volte il trattamento minimo e fino a sei volte.

Il provvedimento riguarda un recupero pieno per le pensioni minime e poi un recupero a scaglioni per le altre pensioni: per quelle oltre i 3.000 euro nessun rimborso.

Per le organizzazioni sindacali “una presa in giro” e anche da Savona è partita la mobilitazione, con la richiesta di un incontro al Prefetto e se non ci saranno modifiche sono pronte anche iniziative di protesta.

I sindacati nazionali giudicano insoddisfacente e insufficiente la risposta adottata: “E’ intollerabile che si decida sulle condizioni di milioni di pensionati senza coinvolgere le organizzazioni sindacali che ne rappresentano oltre il 40%. Rivendichiamo un tavolo di confronto con il Governo che oltre ad affrontare la questione degli arretrati individui un più equo meccanismo di rivalutazione delle pensioni future”.

“Infine, nel prendere atto di una dichiarata volontà del Governo a modificare alcune delle più negative norme della legge di riforma Monti-Fornero, sollecitiamo un coinvolgimento delle forze sociali che consenta di dare risposte ai numerosi problemi aperti, in particolare: età del pensionamento dei lavoratori e delle lavoratrici e garanzie per le future  pensioni dei giovani” concludono le organizzazioni sindacali.

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