Indagine telematica

Insulta la polstrada via Facebook, denunciato ventotenne savonese

Dopo che avevano sequestrato l'auto alla compagna perché elaborata nella carrozzeria e nel motore

polizia stradale polstrada

Savona. Appassionato di “tuning” (gli smanettoni che trasformano le loro auto talvolta da stravolgerne la carrozzeria e il motore ndr) ma anche di social network a tal punto di finire nei guai con la polstrada per diffamazione e per detenzione illegale di proiettili residuati bellici.

E’ la storia di A.L., 28 anni, che abita nel quartiere della Fontanassa a Savona. Il 26 marzo scorso la polstrada di Mondovì in servizio sull’A6 ferma al casello di Zinola una Fiat Punto che era stata elaborata nella carrozzeria e nel motore. Al volante c’era la sua ragazza, in stato di gravidanza. Gli agenti le sequetrano la carta di circolazìone col fermo amministrativo dell’auto che deve essere revisionata e sottoposta ad un nuovo collaudo. Ma scatta anche una multa da 422 euro. Giusto il tempo di tornare a casa e di raccontare la cosa al compagno che su Facebook si scatena la guerra. Insulti, anche pesanti, rivolti agli agenti della polstrada che avevano fermato la giovane. Un “post” che aveva collezionato 28 mi piace e 17 commenti e tra questi quelli di una ragazza giá identificata e di un ragazzo coperto da nickname che lo sará a breve.

Anche per loro é scattata una denuncia per ingiurie e diffamazione. Allo stesso modo é stato denunciato anche A.L., il ventottenne savonese che é finito nei guai per un’altra vicenda. Su Facebook si vantava con gli amici di possedere dei proiettili e pezzi di bomba della risalenti alla seconda guerra mondiale. Li aveva anche fotografati ed allegati al post.

Facile per un agente della squadra di polizia giudiziaria della polizia stradale Savona, pure lei appassionato navigatore del web e attento osservatore nel mondo dei social network, risalire all’autore del post. Quando ha bussato alla porta del ragazzo savonese quest’ultimo é caduto dalle nuvole. Ma é bastato poco per trovare 33 proiettili che hanno fatto scattare una seconda denuncia alla Procura.

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