Due arresti

Furti nel Savonese, ammissioni di Pecci davanti al gip

Secondo l'accusa insieme ad un complice avrebbe messo a segno alcuni furti tra Savona e Varazze

Tribunale Savona

Savona. E’ stato interrogato questa mattina Salvatore Pecci, il ventinovenne finito ai domiciliari la scorsa settimana con l’accusa di essere il responsabile, insieme a Mauro Fiodo, di una serie di furti messi a segno tra Savona e Varazze nelle scorse settimane.

L’uomo, assistito dall’avvocato Alfonso Ferrara, davanti al gip Fiorenza Giorgi, ha ammesso le proprie responsabilità rispetto le accuse contestate. Secondo gli inquirenti, i due sono gli autori del furto avvenuto nella sede della Polisportiva Fornaci nel campo da calcio “Maracanà” di via Nizza di Savona, avvenuto il 12 marzo scorso (in quell’occasione erano sparite bevande, stufette elettriche, palloni e maglie da calcio), ma anche del tentato furto del 15 marzo a Varazze quando hanno tentato di rubare una cassaforte dall’ufficio della Asl 2 Savonese. E poi ci sarebbe un altro tentativo di furto, stavolta al Mirage Club di Albissola, dove i ladri sono entrati rompendo un vetro ma non hanno rubato nulla.

Per quanto riguarda Mauro Fiodo, nell’ordinanza di custodia cautelare, il gip gli contesta di essersi finto, il 27 gennaio scorso, un dipendente dell’acquedotto per riuscire a rubare i gioielli nella casa di una signora anziana e poi, il giorno successivo, di essersi presentato come tecnico dell’Enel chiedendo di mostrare dove tenevano il denaro e gli oggetti di valore perché c’era il rischio che le onde elettromagnetiche li danneggiassero.

Inoltre a Fiodo (assistito dall’avvocato Dominique Bonagura) viene contestato di aver, in almeno tre occasioni, violato la sorveglianza speciale dell’obbligo di soggiorno a Savona e obbligo di permanenza domiciliare dalle 22 alle 7.

Dopo le ammissioni davanti al giudice, sia Fiodo che Pecci sarebbero intenzionati a trovare un accordo per definire il procedimento con un patteggiamento.

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