Dopo la condanna

Don “Lu” ha lasciato il carcere, il parroco di Alassio è a Imperia

Pena di 7 anni in tutti e tre i gradi di giudizio per il prete che molestò una sua chierichetta ora ospite alla casa della carità

don luciano massaferro

Alassio. Da La Spezia a Imperia. Don Luciano Massaferro ha lasciato il carcere dopo essere stato condannato anche in Cassazione a 7 anni e 8 mesi di reclusione per avere molestato sessualmente una chierichetta della parrocchia di San Giovanni ad Alassio.

Il sacerdote ha raggiunto la Riviera, dopo che il Tribunale ha accolto la richiesta dei suoi legali con l’affidamento in prova ai servizi sociali di Imperia. Ora distribuisce pasti ed ha trovato ospitalità alla Casa della Carità. Rispetto all’ultimo periodo della detenzione spezzina non si tratta solo di un avvicinamento a casa, visto che adesso Massaferro non ha più alcun vincolo formale, se non quello di rimanere in casa nelle ore notturne, dalle 21 alle 6.

Di giorno deve solo assolvere i compiti previsti dalla sua mansione, cioè fare il giro di consegna dei pasti, poi può fare sostanzialmente ciò che vuole. La piena libertà, comunque, non dovrebbe tardare, visto che i giudici gli hanno accordato anche la liberazione anticipata, fissata per febbraio, con quasi due anni di anticipo rispetto alla scadenza originaria. A conti fatti dei 7 anni e 8 mesi di condanna, Massaferro ne ha scontati 6, equamente divisi tra il carcere e gli arresti domiciliari.

Ma per don Lu all’orizzonte c’è il processo canonico. In Vaticano sembra ormai consolidata la linea del rigore nei confronti di colpe inerenti la pedofilia e c’è chi dice che don Lù potrebbe rischiare addirittura la riduzione allo stato laicale.

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