Operazione

Da Asti alla Riviera per vendere gioielli e Rolex rubati ad un gioielliere alassino: due denunce fotogallery

Tutto è partito da un normale controllo "economico" nei confronti di una gioielleria di Alassio

Savona. Tutto è partito da un normale controllo “economico” nei confronti di una gioielleria di Alassio: durante uno di questi accertamenti, gli uomini della guardia di finanza hanno notato che il titolare della rivendita di preziosi riceveva frequenti visite da un uomo originario della provincia di Asti che poi si è scoperto essere un noto pregiudicato. A questo punto le fiamme gialle hanno deciso di tenere d’occhio i due, fino a scoprire il loro losco giro di affari.

La guardia di finanza di Savona ha denunciato per ricettazione un gioielliere di Alassio e un 57enne pregiudicato di Asti, I.G., con alle spalle reati per rapina, furto e ricettazione. L’operazione è stata condotta dal nucleo di polizia tributaria e coordinata dal Pm Maria Chiara Paolucci e, come detto, è nata a seguito di un normale controllo.

Accertata l’identità dell’assiduo cliente della gioielleria, gli uomini della guardia di finanza hanno iniziato a monitorare le loro attività e hanno notato che il pregiudicato si recava abitualmente presso alcune oreficerie e gioiellerie del basso Piemonte e della Liguria per rivendere preziosi ed orologi delle più rinomate marche internazionali. Gli elementi raccolti hanno portato gli inquirenti a ipotizzare che tra i due vi fossero rapporti illegali e che il gioielliere fosse il ricettatore del pregiudicato. Così quando il pregiudicato è tornato dal gioielliere i finanzieri hanno fatto scattare il blitz.

A seguito di perquisizione, nella gioielleria e anche nell’abitazione dell’astigiano sono stati trovati preziosi per un valore stimato di oltre 250 mila euro, per lo più orologi, anelli, collane, accendini in pelle e molti diamanti “sciolti” che erano stati nascosti nella casa del 57enne. I beni costituiscono il bottino di alcuni furti in appartamento avvenuti nell’astigiano.

Il comandante provinciale della guardia di finanza di Savona colonnello Michele Piemontese non nasconde la sua soddisfazione: “Non è un servizio ordinario per la guardia di finanza – spiega – ma dimostra l’efficacia del controllo del territorio che viene effettuato (in questo caso) dagli uomini del nucleo di polizia tributaria. Secondo le stime del nostro perito, il valore della refurtiva supera i 250 mila euro. Ci sono pezzi molto preziosi, come orologi Rolex in oro e collane di Bulgari”.

Ora il compito della guardia di finanza è quello di individuare i proprietari dei beni: “Chiunque riconoscesse qualcuno di questi oggetti può contattare la guardia di finanza al numero del comando provinciale (019.850580) o tramite la casella di posta elettronica dell’Urp della Liguria (urp.liguria@pec.gdf.it) e, dimostrando la proprietà del bene e il fatto di averne denunciato il furto alle forze dell’ordine, potrà rientrarne in possesso. La preziosa collaborazione della guardia di finanza, questura e carabinieri di Asti ha consentito di contattare diversi cittadini che avevano subito il furto di gioielli, i quali hanno riconosciuto come propri alcuni di quelli sequestrati”

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