Sistema in crisi

Carceri, il Sappe: “Alla festa della Polizia Penitenziaria si ammetta il fallimento ligure”

protesta lavoratori sappe

Liguria. “Sarebbe onesto che il Provveditore regionale dell’Amministrazione penitenziaria della Liguria, nel suo saluto in occasione della festa del Corpo della Polizia Penitenziaria che sarà celebrata l’8 maggio in tutti gli istituti della Liguria, ammettesse il fallimento della gestione dei penitenziari liguri. Non si può certamente definire positiva la gestione degli istituti della regione dove le cronache raccontano un decremento del livello della sicurezza del personale di Polizia Penitenziaria sempre più solo e senza strumenti per fronteggiare ed arginare innumerevoli eventi critici”.

Questo è il commento del segretario regionale del SAPPe, Michele Lorenzo, in occasione dell’annuale del Corpo, che, continuando, afferma: “L’assurdo si palesa nella realtà quotidiana quando non vi sono nemmeno i guanti protettivi per le perquisizioni o una tutela per operare in presenza di detenuti affetti da patologia infettiva ma nemmeno nessuna attenzione per i detenuti affetti da problemi psichiatrici lasciati nelle sezioni ordinarie e tutto rimane inascoltato anche da parte dei politici”.

“La Polizia Penitenziaria è prioritariamente deputata alla sicurezza – ricorda Lorenzo – oggi invece la politica gestionale voluta dai vertici non imprime nessuna attenzione per l’incolumità del poliziotto negli istituti liguri, e questo non si può accettare”.

“Il SAPPE della Liguria comunque non vuole assolutamente attivare alcuna forma di protesta pubblica – afferma – perché la dignità e la durezza del lavoro del poliziotto va rispettata e riconosciuta ed è giusto festeggiarlo. Ma non possiamo dimenticare l’extra attività effettuata nel 2014, e non riconosciuta, la Polizia Penitenziaria ligure ha fronteggiato quasi 1000 eventi critici tra i quali spiccano i 300 casi di detenuti autolesi per protesta o i 32 tentativi di suicidio sventati solo grazie al pronto intervento dei poliziotti, oppure le 26 aggressioni che il personale ha subito ai quali si devono aggiungere 3 incendi e i 10 danneggiamenti alle celle. Ma l’attività di prevenzione della Polizia Penitenziaria si è maggiormente concentrata nel controllo agli accessi dove sono stati sequestrati oggetti non consentiti e cospicue quantità di sostanze stupefacenti. Concludendo il segretario regionale Lorenzo sostiene- a fronte di questa attività del Poliziotto penitenziario ligure corrisponde l’inerzia dell’Amministrazione che non accetta la critica sindacale e movimenta selvaggiamente il personale da un istituto ad un altro come se fossero le pedine di una scacchiera”.

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