Vado Ligure. “Siamo già fortissimi in Lombardia e Piemonte: ora, con l’acquisizione di Geotea, il gruppo Waste italia è diventato il primo operatore privato a livello nazionale nel settore del trattamento e recupero dei rifiuti industriali non pericolosi”. Si presenta così, con un pizzico di orgoglio, Pietro Colucci, amministratore delegato di Kinexia e nuovo “volto” della discarica di Bossarino.
A Kinexia appartiene infatti Waste Italia, nuova proprietaria dopo l’acquisizione di Geotea avvenuta a novembre 2014. “Abbiamo scelto Vado perché rappresenta il posizionamento di una delle più grandi imprese della Liguria – spiega Colucci – Credo che il mercato vada verso la creazione di grandi imprese pubbliche e private, per creare dei campioni nazionali che poi si facciano concorrenza a vantaggio dell’utenza, migliorando la qualità dei servizi e abbassando le tariffe. E’ uno scenario che noi sentiamo, come tanti operatori che si avviano verso il raggruppamento di imprese sempre più grandi. In questa logica Geotea era funzionale”.
Queste dunque le ragioni dell’acquisizione, fatta nonostante in questo momento la situazione delle discariche in Liguria non sia delle più rosee: “Con mia grande sorpresa, conoscendo meglio Geotea, ho scoperto che la Liguria è un pezzo di sud al nord – ammette Colucci – il che non fa onore alla tradizione ligure. Però evidentemente il contesto geopolitico e la poca disponibilità di territorio forse hanno ritardato delle scelte. E’ tempo di riguadagnare il terreno perduto: con il comune di Vado e la Provincia di Savona stiamo facendo un programma virtuoso, speriamo di essere il primo impianto della Liguria operativo in compliance con la normativa europea. Ci stiamo dando dei tempi strettissimi, stiamo correndo, speriamo di non deludere le aspettative di Vado”.
“Cercheremo di mantenere le caratteristiche di questo sito – spiega Enrico Friz, amministratore delegato di Waste Italia – cioè di essere un servizio per la provincia e a volte anche per il resto della Regione; e cercheremo di mantenere la qualità che ha contraddistinto la gestione di questi impianti, che consente la convivenza con il territorio e anche le ricadute economiche. Dall’altro lato l’ingresso di questi siti all’interno di un gruppo che è articolato e fa capo a strutture commerciali che portano clienti da tutta Italia non può che valorizzare entrambe le realtà, e questo ci consente di sviluppare ancora meglio questi siti, con un progetto di integrazione che prevede anche la valorizzazione di tutte le risorse che sono presso questi impianti”.
Progetto che non prevede “sorprese” per i vadesi, garantisce Friz: “A Vado continuerà ad arrivare quello che è sempre arrivato, perché il servizio è riservato al territorio. Bossarino per sua natura è un impianto industriale, serve sia le industrie locali che quelle fuori dal territorio ligure ma nel rispetto dei flussi che hanno caratterizzato fino ad oggi l’andamento della società”.
Il primo passo verso il futuro è l’impianto di pretrattamento: “E’ un passaggio obbligatorio ed è in corso di realizzazione – afferma Friz – alla fine di questo mese inizieranno già le attività di pretrattamento dei rifiuti che poi arriveranno al loro completamento alla fine dell’anno. Questo impianto consente da un lato di migliorare ancora di più l’impatto sugli altri impianti e di allungarne la vita, perché ci sono dei risparmi legati al calo del peso e al trattamento della parte umida; e dall’altro potrà anche creare lo spunto per ulteriore impiantistica verso il resto della regione”.