Lo scorso sabato, verso mezzogiorno nonostante la giornata grigia ho pensato bene da tranquillo cinquantaseienne con qualche problema fisico quale sono, per fare un pò di movimento, di compiere come faccio spesso un breve giro con la mia bicicletta da passeggio partendo da Savona, dove abito, destinazione Albisola Superiore. Come moltissime altre volte, per evitare il pericolosissimo e caotico traffico dell’Aurelia ho percorso come fanno tantissime persone che tengono alla loro salute ma non vogliono rinunciare a fare un po’ di moto, alcuni tratti sul marciapiede lato mare, naturalmente a velocità ridotta e dando sempre precedenza ai pedoni, in quell’occasione rarissimi, che incontravo.
Superata la buia ed insidiosissima galleria, giunto all’inizio della passeggiata di Albissola Marina, sentendomi per così dire, finalmente al riparo dai pericoli mi sono rilassato godendomi, sempre poco più che a passo d’uomo, il paesaggio e la sgambata quando arrivato all’altezza di Albisola Capo, ho visto pararsi di fronte a me due vigili urbani, anzi per essere precisi un vigile ed una vigilessa che, con mio stupore mi hanno intimato l’alt.
Che ho fatto? Ho pensato tra me e me, la bici ha le luci,e persino lo specchietto retrovisore,la mia andatura era talmente bassa che poco prima mi avevano persino superato due persone che correvano, forse mi vogliono avvertire di qualche pericolo mi sono detto ed invece no, in modo garbato ma deciso i due tutori dell’ordine mi hanno intimato di scendere dalla biciletta perchè, mi hanno spiegato che sulla passeggiata è vietato usare tale mezzo. Ma da quando? ho chiesto io stupito, visto che sono anni che ci vado e che vedo moltre altre persone andarci. Da quando la giunta ha deciso così, è una decisione politica mi ha spiegato uno dei due.
Incredulo, stupito, rassegnato e pure un pò incavolato essendo impossibile proseguire mi sono, obtorto collo, spostato sull’aurelia per tornare a Savona rendendomi conto in quel breve ma allo stesso tempo lungo tratto, per chi usa una bicicletta da passeggio come la mia, delle pericolosissime insidie, auto, moto pulman che ti sfrecciano vicino tanto che ho realizzato che in queste condizioni difficilmente avrei ripetuto l’esperienza.
Domenica, nel tardo pomeriggio, spinto un pò da quel briciolo di spirito del fuorilegge che alberga in ciascuno di noi e pure dalla voglia di rifare un pò di moto senza rassegnarmi all’ozio ho riprovato, complice la bella giornata a compiere lo stesso percorso del giorno prima percorrendo, senza incontrare i vigili e così, violando la legge, la medesima passeggiata fino al termine di Albisola Superiore ed ho potuto con mio grande piacere constatare che a moltissime persone il divieto che il giorno prima mi era stato comunicato è ignoto oppure è totalmente ignorato infatti ho incontrato due persone anziane, una mamma e papà con bambino al seguito, il ragazzo delle krapfen, un bagnino, ed altre diverse tipologie di persone che non cito, tutti naturalmente rigorosamente in bicicletta.
Concludo questo piccolo sfogo con queste considerazioni. Se il divieto di andare in bicicletta sulla passeggiata è dovuto al pericolo che si può causare ai pedoni, chi lo ha emanato stia tranquillo perchè chiunque ci transita lo fa come il sottoscritto ad una velocità ridottissima e peraltro per salvaguardare i pedoni si mette con tale divieto a molto maggiore rischio la salute dei ciclisti che sull’Aurelia corrono davvero un’infinità di pericoli.
Inoltre, noi per fortuna abitiamo in posti bellissimi che hanno però degli oggettivi limiti di spazio, l’unica e ripeto, unica via che una persona che vuole andare con una bicicletta da passeggio può percorrere senza inerpicarsi per aspre ascese è l’aurelia che è impercorribile senza rischiare la vita ogni cinquanta metri, altrimenti c’è per fortuna il marciapiede o meglio ancora la passeggiata, se è vietato andarci dove si può pedalare con tranquillità? e poi mi chiedo, ma i bambini delle Albisole dove mai possono imparare ad andare in bici in sicurezza se non sulla passeggiata? I figli di questi lungimiranti amministratori se hanno imparato ad andare in bicicletta dove hanno imparato?
Infine, il vigile sabato mi ha mostrato per dare conferma al divieto, il cartello tondo blù con l’omino bianco che indicherebbe che quel posto è solo destinato i pedoni, peccato che lo stesso cartello ci sia anche all’inizio del prolungamento di Savona, pure lì allora le biciclette dovrebbero essere vietate, bisognerebbe dirlo al buon vecchio Giacomo che da anni le affitta a generazioni di Savonesi per pedalare nei vialetti dei giardini.
Concludo auspicando che l’intelligenza della giunta o dei politici porti ad un cambiamento di questa assurda regola, magari si imponga un limite di velocità, cosa che peraltro mi ripeto già di per sé avviene perchè a nessuno verrebbe mai in mente di andare addosso ad un pedone, ma non un divieto tout court che mi pare assolutamente assurdo nel nostro territorio che non ha piste ciclabili od altri spazi adatti a chi come me vuole con calma e tranquillità pedalare in santa pace.
Riccardo Rampazzo