Il caso

Albero positivo alla Xylella individuato nel Savonese, segnalazione a Bruxelles

Xylella

Savona. Un albero positivo alla Xylella è stato individuato in un punto vendita di piante in provincia di Savona.

Una segnalazione è stata inoltrata dall’Italia a Bruxelles. L’ulivo, però, secondo le fonti, sarebbe originario di un vivaio toscano, e i test effettuati finora sulle piante vicino a quella malata ma asintomatica sarebbero negativi.

La Commissione Ue, comunque, dato il caso piuttosto particolare, “è in contatto con le
autorità italiane per avere ulteriori chiarimenti su questa notifica” e “fino a che non ci saranno ulteriori informazioni da parte dell’Italia non potrà fornire ulteriori dettagli”.

Le misure anti-Xylella adottate dal Comitato per la salute delle piante la scorsa settimana prevedono – ma solo in caso di identificazione di un nuovo focolaio vero e proprio del batterio killer degli ulivi – l’eradicazione di tutte le piante malate e di tutte quelle ospiti in un raggio di 100 metri.

“Il sistema ha funzionato bene e quindi adesso aspettiamo l’esito degli esami. Crediamo sia stato sventato un rischio per il settore in Liguria”, ha spiegato l’assessore regionale all’agricoltura Giovanni Barbagallo.

La Toscana, però, respinge le accuse di essere il nuovo “untore”. “In Toscana non ci sono piante contaminate dalla Xylella. Abbiamo controllato in maniera sistematica da ottobre scorso ad aprile tutti i vivai che fanno gli ulivi, e da aprile i controlli sono stati intensificati” e i risultati sono stati negativi, ha assicurato a sua volta l’assessore all’agricoltura Gianni Salvadori. “Abbiamo gia’ chiesto al Cnr di Bari, che si occupa degli accertamenti, di conoscerne i risultati e poi decideremo come tutelare al meglio la Toscana e i suoi vivai”, ha avvertito, aggiungendo che “se c’è un problema in questo momento e’ in Liguria, non in Toscana”, anche perche’ “entro cinque giorni dal ritrovamento dovevamo essere informati e invece lo siamo stati un mese dopo”.

Dalla Coldiretti arriva così la richiesta di “agire con tempestività facendo tesoro dell’esperienza acquisita e ricostruendo al più presto i motivi del contagio, procedendo immediatamente all’isolamento della pianta interessata e al monitoraggio delle aree limitrofe”.

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